I pensionati: stop alle code in ospedale 

Boz riconfermato segretario dello Spi/Cgil: ridurre i tempi d’attesa al pronto soccorso, migliorare i Cup, e realizzare le Aft



BOLZANO. Si è svolto ieri a Nalles il congresso del Sindacato provinciale pensionati della Cgil. Nel corso dei lavori, è stato riconfermato segretario Gastone Boz, alla presenza di Vera La Monica, della segreteria nazionale. Appassionante l'intervento di Boz che ha fatto un bilancio del suo mandato, rivendicando il rilancio del sindacato, nello specifico, grazie all'attivismo della «comunità particolarmente impegnata nella salvaguardia dei diritti acquisiti dai pensionati». Sono oltre 100 le assemblee annuali tenute dal sindacato pensionati altoatesino, 13.000 gli iscritti. Nel corso della relazione, Boz ha spiegato il valore intrinseco per la società di persone che hanno già terminato il loro percorso di vita lavorativa, condannando quelle situazioni nelle quali la sopravvivenza è al limite della dignità, con casi eclatanti anche in Provincia di Bolzano. Delle 80.000 persone che in Alto Adige vivono da sole, ben 30.000 sono over 65, con le problematiche che questo comporta, data la maggiore vulnerabilità di questa categoria sociale. «Un mondo di mezzo fatto di sofferenza ben conosciuto da chi lavora nello Sportello Sociale- ha spiegato Boz -. Grazie al nostro impegno, sono state ridotte le tasse dell’addizionale regionale, è stata eliminata l’addizionale comunale a Bolzano, ridotta la addizionale comunale a Bressanone, migliorata la tariffa rifiuti di Bolzano per gli over 65 anni. Abbiamo inoltre ottenuto l’aiuto economico per le pensioni più basse per l’affitto e spese accessorie della casa e realizzato il bonus idrico e il conto corrente gratis». Inoltre, grazie alla contrattazione, in numerosi Comuni il sindacato è riuscito a incidere su temi riguardanti la salute, l’ambiente e la viabilità. Il segretario, pur riconoscendo che la sanità sul territorio sia migliorata, ha parlato delle criticità ancora presenti come i ritardi in alcuni pronto soccorso, nella cartella digitale, nei Cup non funzionanti su tutto il territorio, nelle liste di attesa e nelle prescrizioni farmaceutiche digitalizzate. È necessario inoltre l’istituire le Aft, Aggregazioni funzionali territoriali, che permettano di poter accedere al servizio del medico di base dalle ore 8 alle 20 e la carta dei servizi dei medici di medicina generale». Tra gli aspetti negativi anche la fuga verso il privato a danno del pubblico. Il segretario Spi/Cgil ha definito «strisciante e continua la cessione di servizi dal pubblico al privato», in un ambito in cui, ha ricordato, «la salute è un diritto uguale per tutti».

Per il futuro, tra le principali richieste che il sindacato presenterà alla nuova giunta provinciale ci sono gli aiuti economici per recuperare il costo della vita, l’incremento delle case di riposo, alloggi sociali a dimensione anziani, il codice argento ai pronto soccorso e la garanzia per gli assegni di cura. (jm)















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