I vandali di Casanova filmavano i “raid”: presi

Avevano devastato la stazione ferroviaria e lanciato gli estintori sui binari: identificati dalla Polfer grazie alle telecamere


di Susanna Petrone


BOLZANO. Li hanno cercati per due settimane. Si sono piazzati ogni mattina davanti alla stazione ferroviaria del quartiere Casanova, davanti alle fermate degli autobus, davanti alle scuole della zona. E alla fine li hanno individuati e denunciati per concorso in danneggiamento aggravato. Si tratta di quattro giovani, che il 4 gennaio sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, mentre sfasciavano letteralmente tutti gli estintori al pianterreno della nuova stazione di Casanova. L’inchiesta è stata coordinata da Vincenzo Tommaseo, capo della polizia ferroviaria di Bolzano.

Ma facciamo un passo indietro: è il 4 gennaio, ore 21.30. La stazione dei treni del quartiere Casanova è stata inaugurata da poche settimane. Sui binari e nella saletta che porta ai treni, tutto ancora brilla come nuovo. Le telecamere riprendono in viso quattro ragazzi. Li riprendono mentre senza alcun motivo sfondano alcune cassette di vetro, che contengono gli estintori. Uno di loro prende gli estintori e li lancia sui binari. Come se non bastasse: si filmano col cellulare mentre devastano la stazione, per “immortalare” il raid vandalico. Poi i quattro tornano da dove sono venuti, ridendo e scherzando, come se avessero fatto qualcosa di cui andare fieri. Chissà quante avranno visto e rivisto il i loro “video”.

Il giorno dopo, gli agenti della polizia ferroviaria acquisiscono le immagini delle telecamere. I volti dei vandali sono ben visibili. Ma non si riesce a trovarli all’interno del database delle forze dell’ordine. Gli agenti della Polfer danno il via a una serie di controlli mirati. Ogni mattina, due agenti in borghese controllano sia la stazione ferroviaria sia le fermate degli autobus della zona. I quattro giovani, infatti, non possono vivere molto lontano da Casanova. Passa una settimana, ma ancora nessuna traccia del gruppetto.

Il capo della Polfer Tommaseo decide di controllare anche i ragazzi che escono da scuola.

I poliziotti finalmente li trovano: tre dei quattro giovani ripresi frequentano lo stesso istituto. In poco tempo, viene identificato anche il quarto. Vengono tutti denunciati per concorso in danneggiamento aggravato.

Si tratta di quattro ragazzi, tutti di origine nordafricana, nati e cresciuti nel capoluogo altoatesino. Hanno rispettivamente, 20, 18, 17 e 15 anni.

Il 20enne e il 17enne, hanno piccoli precedenti per furto e spaccio.

Gli altri due, invece, sono incensurati. Non hanno voluto dare spiegazioni sull’accaduto.

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