I Verdi: «Spagnolli tace, ricucire sarà difficile»

Planer: «Le sue parole di sfiducia pesano. Mi adeguerò alle decisioni degli altri» Il sindaco: «Importante l’incontro con la segreteria del Pd sulla maggioranza»



BOLZANO. Il Pd e Spagnolli aprono ai Verdi per la maggioranza, ma chiedono «un progetto serio». Ma i Verdi restano divisi e solo l’assemblea del 7 settembre deciderà se sarà un «sì» o un «no». I tempi si confermano lunghi. Il risultato non è scontato. Gli ottimisti pensano che alla fine si metterà insieme una maggioranza (con appoggio interno o esterno dei Verdi) in grado di produrre qualche risultato in attesa di una nuova legge elettorale, per poi staccare la spina tra uno-due anni. Se questi sono gli ottimisti, i pessimisti scommettono che «non ce la faremo e basta». In attesa del 7 settembre, i potenziali alleati dovrebbero parlarsi. «Un incontro lo chiederemo noi al Pd», anticipano Luigi Gallo (A sinistra per Bolzano) e Guido Margheri (Sel). Il telefono dei Verdi resta silenzioso. «Non siamo ancora stati contattati», fa sapere il consigliere Tobias Planer. Ieri si è tenuta una seduta di maggioranza dedicata al bilancio consuntivo, che verrà discusso domani in Consiglio. Di alleanze si è parlato poco o nulla.

Spagnolli in pista. Rientrato dalle ferie, il sindaco Luigi Spagnolli è impegnato in contatti riservati per mettere a punto la linea, ma nulla di ufficiale. L’unica novità è stata lunedì sera la riunione con la segreteria del Pd (senza i consiglieri comunali), da cui è uscita l’apertura ai Verdi. Così Spagnolli sul chiarimento con la segreteria del Pd: «È stato bello ritrovarsi tra amici dopo una pausa di riflessione estiva che ha fatto bene e che spero favorisca ulteriori legami. Il Pd è pienamente in sintonia con il suo sindaco». Un filo di ironia? Comunque sia, Spagnolli ci proverà fino alla fine.

I Verdi divisi. «Una parte di noi pensa che sia ora di mettersi al lavoro, appoggiando la giunta. Un’altra parte preme per mandare a casa il sindaco»: questo è il riassunto di Tobias Planer, consigliere comunale insieme a Cecilia Stefanelli, pronta a dimettersi se i Verdi appoggeranno la maggioranza. L’anima dialogante è incarnata, tra gli altri, dalla co-portavoce Brigitte Foppa. E Planer cosa pensa? Ieri i Verdi si sono riuniti. «Il documento del Pd ci sembra più che altro un modo per tenere insieme le loro anime», spiega Planer, «Attendiamo di ascoltare cosa ci proporrà Spagnolli. Finora non ci sono stati contatti. Intanto una giunta c’è e può lavorare: è stata eletta grazie al nostro voto. Cosa penso io? Che sarà difficile ricucire. Le parole di sfiducia di Spagnolli nei nostri confronti dopo la bocciatura del progetto Benko hanno lasciato il segno. Io me le ricordo bene... Il 7 settembre decideremo e mi adeguerò». Domani Planer voterà a favore del bilancio consuntivo. Stefanelli sarà assente per ferie.

Gli alleati. Mauro Randi (Pd) chiede ai Verdi di entrare in maggioranza a tutti gli effetti: «Il programma è stato concordato con loro quasi interamente». Così Sergio Bonagura (Pd) sull’eventuale appoggio esterno: «Funzionerebbe solo sul breve periodo». Sandro Repetto concorda con il documento della segreteria del Pd: «Al di là delle formule, deve esserci un progetto». Elena Artioli fa sapere che la Lista civica per Spagnolli «si rimetterà alle decisioni del sindaco. Spagnolli è abile nelle trattative, non porremo veti». Impaziente Luis Walcher (capogruppo Svp): «Si è perso tempo e gli assessori dovranno recuperare». (fr.g.)

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