Il campo nomadi pronto entro la fine dell’anno

Nel cantiere di 2.400 metri quadrati di superficie spazio per 4 casette bifamiliari Su richiesta dei sinti, questi ultimi dormiranno però ancora nei caravan


di Giuseppe Rossi


MERANO. Arrivano dalla Val Venosta e si sono associati in quattro per riuscire ad aggiudicarsi i lavori. Ma la notizia più importante è che, a distanza di ormai dieci anni dalla prima ipotesi di localizzazione, i lavori per la costruzione dei nuovo campo nomadi tra Adige e quartiere di Santa Maria Assunta sono ormai sulla rampa di lancio. Nei giorni scorsi il Comune ha assegnato a quattro imprese venostane per 568 mila euro l’esecuzione dei lavori necessari a trasformare la terrazza in ghiaino transennata che da qualche anno si fa ammirare dagli automobilisti che lungo la Mebo scendono verso Bolzano in campo nomadi vero e proprio.

Ad aggiudicarsi i lavori sono state le ditte Baumänner srl di Castelbello, Santec srl di Silandro, Elected srl di Laces e Kind Gustav di Naturno. Determinante il ribasso del 15,5% sul prezzo a base d’asta fissato dal Comune, che in questo modo risparmierà 100 mila euro. Le quattro imprese hanno battuto la concorrenza di altre tre imprese che avevano deciso di partecipare alla gara. Altre nove aziende invitate non avevano presentato alcuna offerta. Il nuovo campo nomadi, per il quale addirittura da tre anni esiste un regolamento di accesso, non avrà spazi illimitati. Nei 2.400 metri quadrati di superficie ci sarà posto solo per otto famiglie nomadi, solo una parte di quelle che negli anni si erano sistemate sotto il cavalcavia della Mebo alla confluenza Adige-Passirio. Nell’ultimo annuncio dell’amministrazione comunale, il primo dell’era Rösch, a febbraio 2016 si era parlato di completamento e inaugurazione in autunno dello stesso anno. Ora, se tutto andrà bene si potrà procedere con l’inaugurazione prima di Natale 2017.

A lavori finiti su quella superficie troveranno posto quattro casette prefabbricate in legno, ognuna con due abitazioni, dei piccoli giardini unifamiliari, otto posti auto, uno per famiglia e tre piazzole per caravan. Ogni casetta in legno certificata casaclima B sarà dotata di un soggiorno, di una cucina e di un bagno per 30 metri quadrati complessivi. Su indicazione delle famiglie nomadi le stanze da letto non sono state previste. A fianco di ogni casetta è previsto uno spazio dove ogni famiglia potrà collocare il proprio caravan o roulotte. I sinti hanno richiesto espressamente di poter dormire nelle loro case mobili. Due gli accessi al campo nomadi: il primo dalla via Postgranz laddove inizia la pista ciclabile verso la val Venosta, il secondo solo pedonale attraverso uno sbocco proprio sulla ciclabile superato il viadotto Mebo.

La spesa complessiva che l’amministrazione comunale ha già accantonato, dal progetto, alle casette, alle infrastrutture e agli oneri, ammonta a 900 mila euro.

Una volta completato il trasloco e liberata l’area sotto il viadotto Mebo alla confluenza, l’ufficio strade della Provincia potrà avviare i lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul Passirio, quindi l’area sottostante sarà trasformata in zona per attrezzature sportive annessa ai due campi da calcio esistenti.

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