Il Comprensorio sanitario ha un nuovo direttore

L’assessore Stocker: «Scelta fatta, sarà ufficializzato dopo l’ok in Provincia» Sfide e obiettivi: affrontare il calo dei medici di base e ridurre le liste d’attesa


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Il nome del nuovo direttore del Comprensorio sanitario di Bressanone è già noto, ma sarà ufficializzato dopo aver ottenuto l'ok dalla giunta provinciale. Lo ha confermato l'assessore provinciale alla sanità Martha Stocker, ieri mattina durante la presentazione dei nuovi primari dell'ospedale di Bressanone Uwe Gebert di radiologia e Christian Schaller di ortopedia e traumatologia, sottolineando che la selezione tramite colloqui è avvenuta, che la scelta è stata fatta.

Intanto, Stocker ha ringraziato il dottor Walter Amhof per aver coperto contemporaneamente e momentaneamente il ruolo di direttore del comprensorio sanitario di Bressanone e di Brunico, sottolineando il lavoro del coordinatore sanitario Markus Markart e del dirigente medico Martin Ogriseg che hanno gestito in loco l'organizzazione dell'ospedale. "Ringrazio di cuore i dottori Amhof, Markart e Ogriseg per il lavoro svolto e sono felice di presentare due nuovi primari, il dottor Uwe Gebert e Christian Schaller che garantiranno un'altissima qualità dei servizi offerti e porteranno avanti la tradizione che da sempre fa dell'ospedale di Bressanone un'eccellenza nel campo della radiologia e della traumatologia - ha detto Stocker - Il nuovo direttore del Comprensorio di Bressanone è stato scelto e a breve ci sarà la nomina”.

La situazione della pianta organica dei vari reparti dell’ospedale di Bressanone migliora. "Con la nomina dei due primari di radiologia e ortopedia, resta ora da coprire solo il posto di primario di ginecologia e ostetrica e il concorso per i due ospedali di Bressanone e Vipiteno è stato già bandito - spiega il direttore Amhof - In generale non siamo messi male per quel che riguarda i medici, anche se ne mancano alcuni in ginecologia, pediatria e ortopedia. Quest'anno, poi, ci saranno altri due pensionamenti di primari, quelli di medicina e anestesia, e al momento opportuno saranno banditi i concorsi. In futuro, ci saranno sempre meno medici di base, lo sappiamo: è un fenomeno che si registra un po' ovunque, ma la politica spera nella collaborazione dei nuovi medici, assicurando la massima disponibilità".

La presenza di cliniche private per l'assessore Stocker e i dirigenti del Comprensorio sanitario di Bressanone non rappresenta un problema, ma un fattore aggiunto che spinge a migliorarsi. "Chi prova le cliniche private - sottolinea Amhof - alla fine vedrà che il servizio offerto è lo stesso. L'unica differenza, a parte il pagamento diverso, è che da noi ci sono le liste di attesa ed è su questo che si dovrà lavorare".

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