Il Comune: siamo pronti a ospitare altri 60 migranti

L’assessore Leitner: «I primi 12 hanno trovato lavoro e si sono integrati» Oggi la Lega annuncia un gazebo: «In città accattonaggio e degrado»


di Fausto Da Deppo


BRESSANONE. La Lega Nord scende in strada oggi per dire “no all’arrivo di altri 60 migranti” in città. Un gazebo è annunciato dalle 9 a mezzogiorno in via Portici maggiori. “Già presso altre strutture cittadine la presenza di migranti è sempre più massiccia - scrive in un comunicato il consigliere Massimo Bessone - e fenomeni come accattonaggio e degrado hanno fatto la loro comparsa”. Per questo, saranno distribuiti “opuscoli che chiedono ai cittadini di non dare soldi a chi chiede l’elemosina. Non per una questione di cattiveria o razzismo. Tutt’altro: per evitare di arricchire la malavita che sfrutta queste povere persone”. Per la Lega, “le colpe di questi arrivi (di migranti, ndr)sono da attribuire più al governo romano che all’amministrazione cittadina, ma sarebbe anche l’ora che qualche sindaco Svp esterni la propria contrarietà a queste imposizioni”.

In realtà, in Comune l’arrivo dei nuovi 60 ospiti previsti in autunno non preoccupa: “Non sono tanti per una città come Bressanone - spiega l’assessore all’integrazione Monika Leitner - Stiamo lavorando per inserirli nel modo migliore, per permettere loro di trovare lavoro e i contatti con Volontarius sono in corso da tempo. La struttura che accoglierà queste persone, l’ex caserma Schenoni, è grande e va predisposta al meglio. I migranti alloggeranno lì e da lì dovranno anche uscire, per integrarsi e vivere la città”.

Per Leitner, “l’esperienza positiva con i primi 12 migranti accolti è una traccia importante che ci guiderà nell’accoglienza dei nuovi arrivi. Certo, dodici è un numero ridotto e comunque quelle persone lavorano, sono integrate, non hanno mai creato problemi o innescato polemiche da parte di altri residenti”. L’obiettivo è replicare impegno e risultati con i migranti attesi in autunno: “Considero anche quanto è successo altrove in provincia - aggiunge Leitner - in Val Gardena, ad esempio, all’arrivo dei migranti c’era una diffusa preoccupazione, che poi è sfumata, fino a lasciare il posto a una nuova fiducia nella possibilità di vivere assieme”.

Anche l’assessore Paula Bacher (volontariato e rapporti con le associazioni fra le sue competenze) guarda oltre i confini cittadini e aderisce all’appello/invito dell’assessore provinciale Martha Stocker: “Nell’accoglienza dei migranti, facciamo quello che anche gli altri Comuni devono fare - sottolinea Bacher - Con la giusta preparazione e organizzazione, anche l’integrazione di queste persone sarà possibile. Sapevamo dei 60 arrivi, i numeri erano sul tavolo e sessanta persone sono integrabili a Bressanone”.

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