Il container per i rifiuti diventa un’opera d’arte

A Millan l’iniziativa degli studenti dell’istituto Durst con Asm e coop WiaNui Con 1.500 tappi blu, una pressa è stata colorata e reinserita nel contesto urbano



BRESSANONE. Dove fino a pochi giorni fa c’era un grigio container, è apparsa un’opera di street art dai colori vivaci. Grazie a un progetto scolastico, oltre 1.500 tappi blu e riflettenti decorano la pressa dei rifiuti in via Oswald von Wolkenstein a Millan. Il progetto è stato realizzato in collaborazione tra l’Istituto tecnico per l’economia, la grafica e la comunicazione "Julius Gilbert Durst”, l’Asm e la coop WiaNui.

Tredici studentesse e studenti della 4a del Durst, nei mesi scorsi, hanno realizzato l’opera. L’idea di ravvivare un container, usato ogni giorno per lo smaltimento dei rifiuti, per richiamare l’attenzione su di esso e contemporaneamente creare un migliore approccio verso i rifiuti è venuta a Doris Raffeiner, presidente della cooperativa sociale WiaNui, che si è prodigata per la sua realizzazione, nel rispetto dell’ambiente e preservando in modo oculato le risorse risparmiando sui materiali utilizzati.

Sotto la regia del professore di grafica Andreas Trojer, gli studenti hanno elaborato dapprima cinque possibili proposte di realizzazione, fra le quali è stato scelto il progetto vincente. Si tratta del progetto denominato "Twist it Up" di Tobias Stolzlechner, Moritz Kaser, Hannes Rainer e Leo Pichler. All’esecuzione del progetto ha poi partecipato l’intera classe, alla quale appartengono anche Julia Debertol, Natalie Stuffer, Stefan Pineider, Damian Hopfgartner, Greta Pichler, Raffaela Tschöll, Carmen Rainer, Miriam Hofer e Andreas Kind.

Nelle molte ore di lavoro i giovani hanno dipinto i tappi e li hanno incollati su una pellicola adesiva riflettente. I tappi sono stati poi fissati con rivetti a delle lamiere. E il risultato lo si può ora ammirare e non può che stimolare alla riflessione. "Su un lato del container è rappresentato il mondo nel quale si riflette l’osservatore - spiega lo studente Stefan Pineider - L’osservatore ed utilizzatore della pressa, in un certo senso, si trova allo specchio. La nostra posizione di smaltitori viene messa in discussione. Tutto quello che smaltiamo influenza il nostro ambiente". Sul lato posteriore del container spicca la scritta "Save the Planet".

L’idea è stata realizzata in stretta collaborazione con Asm Bressanone. "Siamo entusiasti di tanto impegno e creatività da parte degli studenti - afferma Michele Bellucco, dirigente dei Servizi ambientali dell’Asm - Una pressa per i rifiuti che finora era un semplice strumento di utilizzo quotidiano ha ora una nuova immagine, non solo bella da vedere ed integrata nell’ambiente circostante, ma capace anche di invitare a riflettere sull’atteggiamento che abbiamo verso l’ambiente e la sua tutela". (t.c.)













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