MERANO. Il Dalai Lama ha onorato il museo di Hofer con un suo personale regalo: un mulino da preghiera tibetano. È stata forse una sorpresa per la direttrice del Museo Passiria, Judith Schwarz, poter mettere nella sua collezione un oggetto tanto prezioso e, dal punto di vista simbolico, anche discutibile. In effetti, che c’entra il Dalai Lama con Hofer?

«In effetti - dice Hans Heiss nelle vesti di storico - poteva donarlo anche a Castel Tirolo o a qualche altro museo. Però non ci trovo nulla di strano, nel senso che il Museo Passiria è comunque un’istituzione culturale che non si premura di fare l’apologia di Hofer o di magnificarne le gesta. Anzi, è un punto di critica e di confronto. Per cui non credo proprio che il Dalai Lama abbia fatto una donazione a caso o abbia voluto partecipare ad una esaltazione di Hofer. Ricordiamo come l’autonomia altoatesina sia guardata con particolare interesse in relazione proprio al Tibet che osserva con attenzione il modello di rapporto con lo stato centrale».

Appare insomma azzardato mettere assieme l’”eroe” indipendentista con il Dalai Lama solo per un dono che probabilmente va registrato più che altro nella voce “cortesie” più che a rimandi interpretativi. Però è anche vero che il mulino da preghiera è arrivato al Museo Passiria in occasione della mostra permanente «Eroi & Noi», che sarà inaugurata sabato 22 giugno. La mostra raccoglie oggetti personali di eroi del nostro tempo. È l’avvio di una raccolta che il museo vorrebbe ampliare in modo da renderla unica nel suo genere e quindi fonte di attrazione per il pubblico.

I turisti e i visitatori avranno quindi l’occasione di vedere fianco a fianco gli oggetti dell’eroe Hofer e gli oggetti dell’eroe tibetano. D’altra parte si sa, la definizione di eroe si può declinare in mille modi diversi e i parallelismi lasciano spesso il tempo che trovano.

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