Il datore di lavoro: «Uomo eccezionale, contavo su di lui» 

Lavorava alla Gregorbau da 20 anni, anche nei cantieri Bbt Un allievo: «Mi ha insegnato il mestiere con il sorriso»


di Massimiliano Bona


LAIVES. Incredulità, tristezza e grande commozione: sono questi i sentimenti e le sensazioni provate da colleghi di lavoro e amici di Enzo Cocco, il geometra di 62 anni di origini sarde morto ieri mattina nella galleria di Laives dopo un frontale con un Tir della Gr Trans. Lo guidava un 36enne macedone che ha fatto davvero tutto il possibile per evitare il violentissimo impatto con la Nissan Note della Gregorbau. Cocco, che viveva con moglie e figli in una palazzina di via Marconi 34 a Laives, stava procedendo in direzione Bronzolo e – in base alla ricostruzione dei carabinieri – è morto pochi minuti dopo lo schianto in galleria nonostante i soccorsi siano stati particolarmente veloci. Il camion, dopo essere rimbalzato a lato della carreggiata, si è messo di traverso perdendo quasi tutto il carico.

Gregor Mair, titolare dell’azienda di Prato Isarco, ieri era all’estero per lavoro e non sa darsi pace. «Enzo era un collaboratore eccezionale, fuori dal comune. Lavorava per noi da 20 anni e ci è stato vicino anche nei momenti più duri. Penso in particolare alla tragedia in cantiere di una quindicina di anni fa. Era un geometra affidabile e una persona squisita, con una grande umanità. Siamo affranti soprattutto per chi resta, la moglie e i due figli. Adesso non riesco a dire di più e sto facendo di tutto per rientrare il prima possibile in Italia».

La Gregorbau ha 58 dipendenti, ma assieme alle altre società del gruppo si arriva a poco meno di un centinaio di collaboratori. Tra gli appalti di un certo rilievo c’è anche quello per il lotto «Sottoattraversamento del fiume Isarco» del Tunnel di Base del Brennero. «Cocco - spiega Maurizio D’Aurelio della Uil - lavorava anche in questo cantiere. Gregorbau sta realizzando, con i suoi escavatori, dei pozzi che poi serviranno anche per le uscite di sicurezza».

Enzo era un geometra esperto che aveva insegnato il mestiere a parecchi ragazzi, che ancora oggi ricordano la sua pazienza, il suo sorriso e la grande dedizione per il lavoro.

«Sono stato un suo allievo - racconta Davide Perseghin - poco dopo aver conseguito il diploma di maturità all’Istituto per geometri. Mi avevano affiancato ad Enzo proprio per le due doti innate: pazienza, competenza e positività. Associo da sempre l’avvio della mia carriera professionale a Cocco, che ho sempre considerato la mia guida. Pacato e con il sorriso stampato in volto. Sono veramente dispiaciuto e faccio ancora fatica ad accettare che sia successo proprio a lui». Cocco era anche una persona riservata, che amava trascorrere il tempo libero in famiglia e sebbene vivesse a Laives da parecchi anni raramente frequentava le associazioni locali. Una persona vera, genuina, di cui già sentono la mancanza anche gli altri colleghi. «Siamo sconvolti ma abbiamo poca voglia di parlare». La notizia, in serata, è arrivata anche a Carbonia, cittadina di 30 mila abitanti a Sud della Sardegna dove Cocco era nato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Altre notizie

Attualità