Il decalogo anti-burocrazia delle imprese altoatesine

Le categorie economiche chiedono più semplificazione alla Provincia


Mirco Marchiodi


BOLZANO. Almeno un giorno di lavoro di un proprio dipendente ogni settimana: questo è il tempo che le imprese altoatesine devono dedicare agli obblighi burocratici. Per ridurre il carico di carte e controlli che pesa sulle aziende, le associazioni di categoria hanno consegnato una serie di proposte alla giunta provinciale.
 L’invito dell’assessore provinciale all’economia Thomas Widmann non è caduto nel vuoto. Le associazioni di categoria hanno subito risposto alla richiesta di presentare proposte concrete per ridurre il carico burocratico. Sul tavolo dell’assessore sono finiti già quattro voluminosi dossier preparati da Assoimprenditori, Unione commercio, Apa e Cna. In linea di massima, le linee guida sono quella di una riduzione della documentazione da produrre (sia per accedere ai contributi, ma anche per l’assunzione di personale, per partecipare ai bandi pubblici o per l’esecuzione dei lavori) e lo snellimento delle procedure, comprese quelle che portano alla liquidazione di fatture e contributi da parte della pubblica amministrazione.
 Industria. Assoimprenditori ha redatto un documento di 18 pagine. Le proposte generali riguardano in particolare il funzionamento dell’apparato burocratico. Viene innanzitutto richiesto che ogni nuova legge provinciale venga valutata in base a costi e benefici. «Nei Paesi scandinavi - afferma il presidente Christof Oberrauch - attuando questo modello la burocrazia è stata ridotta del 30%». Si punta molto sull’e-government e sulle procedure online: in questo modo le imprese possono informarsi in tempo reale sulle procedure e le varie amministrazioni pubbliche (Provincia, Comuni e altri enti) possono coordinarsi meglio. Chiesto l’introduzione del principio del silenzio-assenso nel caso in cui la pubblica amministrazione non risponda nei tempi prestabiliti. Così come il presidente della Cassa di Rispamio Norbert Plattner, anche quello di Assoimprenditori chiede una riduzione dei dipendenti pubblici: «In tempi di bilanci sempre più magri - afferma Oberrauch - un ulteriore aumento dei dipendenti pubblici non è più finanziabile. Il turn-over non dovrebbe più essere automatico, ma andrebbe verificato se non è più sensato riunire determinati uffici in uno solo. L’amministrazione dovrebbe poi essere più flessibile: in caso di carichi di lavoro eccezionali, bisognerebbe permettere che gli impiegati di altri uffici svolgano le mansioni per quello in difficoltà».
 Viene poi richiesta l’introduzione di criteri uguali per tutti i settori per la concessione dei contributi alle imprese: «In questo modo viene garantita più trasparenza e si trattano tutte le aziende allo stesso modo».
 Edilizia: richiesta una semplificazione della legge urbanistica, mentre in tema di appalti pubblici si chiede di accelerare il pagamento degli stati di avanzamento lavori.
 Artigianato. Anche Apa e Cna hanno elaborato le proprie proposte. Quelle dell’associazione presieduta da Walter Pichler si basano su sei principi guida: più fiducia alle imprese (e quindi uso maggiore delle autocertificazioni e riduzione dei controlli), più trasparenza, più efficienza (chiesta l’introduzione di un sistema di valutazione dei singoli uffici da parte degli utenti), più coordinamento all’interno dell’amministrazione pubblica (e quindi basta con i doppioni richiesti da vari enti), certezza dei tempi (e quindi introduzione del silenzio-assenso nel caso in cui questi non siano rispettati) e regole chiare (elaborazione di testi unici).
 La Cna punta invece ad una riduzione delle certificazioni (sotto accusa soprattutto la Soa e il Durc), regole unitarie per gli appalti pubblici («spesso le nostre imprese si trovano confrontate con più capitolati per la stessa gara d’appalto ma derivanti da enti diversi, che poi chiedono la stessa documentazione aggravando inutilmente il carico burocratico», spiega il presidente Claudio Corrarati), e pagamenti più veloci da parte dell’amministrazione pubblica.













Altre notizie

Attualità