la banca ha chiarito tutto 

Il direttore Calabrò «Solo un grande equivoco»

BOLZANO. «È stato solo un grande equivoco ed abbiamo già fornito tutte le informazioni (e relativa documentazione) agli inquirenti in merito ad un investimento di dieci milioni di euro fatto un paio...



BOLZANO. «È stato solo un grande equivoco ed abbiamo già fornito tutte le informazioni (e relativa documentazione) agli inquirenti in merito ad un investimento di dieci milioni di euro fatto un paio di anni fa in Lussemburgo». La puntualizzazione, in merito al blitz della Guardia di Finanza di ieri mattina, è del direttore generale della Sparkasse Nicola Calabrò il quale ieri ha subito chiarito che la Cassa di Risparmio di Bolzano ormai da quattro anni non ha alcun rapporto con la Lega Nord. «Abbiamo avuto un rapporto di conto corrente con la Lega nel 2013 e sino all’anno successivo. Nei due anni in questione era aperto presso la nostra filiale di Milano un conto corrente con un deposito intestato alla Lega. Semplicemente un cliente, come tanti altri clienti che svolgono la loro attività ordinaria con un conto corrente d’appoggio». Dopo il 2014, sottolinea ancora il direttore generale Calabrò, in Cassa di Risparmio non esistono posizioni intestate alla Lega o a soggetti riferibili alla Lega. Il conto corrente, infatti, è stato chiuso ed i relativi fondi sono stati trasferiti presso un’altra banca italiana. Ieri però alle 7 del mattino è scattata un’operazione della Guardia di Finanza stranamente annunciata dall’edizione cartacea del quotidiano “La Stampa” sempre di ieri. Qualcuno dunque ha addirittura anticipato al giornale (che si stampa verso mezzanotte) l’intervento con il quale gli inquirenti hanno chiesto di verificare nel dettaglio due operazioni specifiche. «Si tratta - spiega il direttore generale Calabrò - di un’operazione di trasferimento fondi dall’Italia in Lussemburgo nel 2016 di 10 milioni di euro e di un’operazione di rientro di parte di questi fondi nel gennaio scorso, cioè nel gennaio 2018». In sostanza gli inquirenti hanno sospettato che dietro a questo movimento di denaro ci potesse essere la Lega. «In realtà la Lega non c’entra assolutamente nulla - spiega ancora il direttore Calabrò - Noi abbiamo fornito agli inquirenti tutte le informazioni e abbiamo dimostrato che queste due operazioni hanno avuto come titolare la banca stessa. Si è trattato di operazioni di tesoreria. La banca, che ha un proprio portafoglio titoli, ha semplicemente effettuato un’operazione di investimento. Si è trattato di una piccola operazione perché il portafoglio titoli dell’istituto è di un miliardo e mezzo di euro». Ma il portafoglio titoli in cosa consiste? «Il nostro tesoriere – spiega ancora il direttore Calabrò - quando ha da gestire i soldi della banca fa delle operazioni che in alcuni casi possono comportare l’acquisto di titoli. Nello specifico nel 2016 furono acquistati titoli per 10 milioni di euro di un fondo che aveva come controparte una società finanziaria lussemburghese, dunque nell’ambito dell’Unione Europea. Nel gennaio scorso il nostro tesoriere ha deciso di vendere parte di questi titoli facendo rientrare 3 milioni di euro e nel nostro portafoglio sono rimasti gli altri 7 milioni di titoli. E’ tutto documentato. Confidiamo che il caso possa essere considerato chiuso». (ma.be.)

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