Il dormitorio Arché costa 471 mila euro al Comune

La Caritas gestisce il servizio e anche la struttura di accoglienza notturna I due complessi offrono 32 posti letto e sostegno a persone senza fissa dimora



MERANO. La gestione del dormitorio Arché, gestito dalla Caritas assieme alla struttura di accoglienza notturna di bassa soglia, costerà per l'anno in corso al Comune di Merano 471 mila euro.

Nei giorni scorsi, l'ufficio affari sociali del municipio con una determina ha stanziato la somma da versare all'ente diocesano. In via IV Novembre, la Caritas, stando alla relazione annuale, tra le due strutture offre 32 posti letto a persone senza fissa dimora. Le 25 persone che si trovano sistemate nel dormitorio possono usufruire anche di pasti caldi (fino ad aprile la Caritas gestirà in città anche la mensa sociale, poi dovrà essere indetta una nuova gara d'appalto del servizio), del servizio doccia e della possibilità di lavare i propri indumenti.

Il periodo di permanenza continuativo per ogni ospite va dai sei mesi ai 18 mesi. Oltre all'alloggio e ai servizi, il personale Caritas svolge la difficile funzione di cercare per gli ospiti un’opportunità di reinserimento sociale.

Gli ospiti sono indipendenti ma possono rivolgersi ai collaboratori di Arché se si presentano loro problemi di difficile soluzione, con il rischio di un ritorno alla vita in strada. Nell’alloggio notturno, gestito separatamente dalla casa, trascorrono la notte quelle persone senza dimora che, a causa delle loro problematiche, non possono essere ospitate in nessun’altra struttura.

Il conto che la Caritas ha presentato al Comune nelle scorse settimane parla di 396 mila euro di spese per il dormitorio e altre 98 mila per la struttura di ricovero notturno. A questi importi, la Caritas sottrae 23 mila euro, cifra che prevede di incassare come contributo da parte degli ospiti. Di fatto, ognuno dei 32 ospiti delle due strutture messe assieme costa al Comune una cifra corrispondente a 14.700 euro all’anno. Se il rapporto viene fatto con i pernottamenti, il l’amministrazione comunale paga oltre 40 euro per ciascun pernottamento, a patto che i posti letto del dormitorio e della struttura a bassa soglia siano sempre occupati tutto l'anno.

Il bando di gara vinto dalla Caritas per una durata di nove anni consentirà di gestire il dormitorio, che in questi ultimi mesi è stato anche oggetto di interventi di miglioramento pagati dal proprietario, ovvero dal Comune, fino all'anno 2021. (rog)

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