Il gipeto è tornato a volare e nidificare in Val Martello

Procede con successo il piano di reinserimento del rapace Nel luglio del 2015 è nato il primo piccolo “altoatesino”



VAL MARTELLO. A 100 anni dalla scomparsa dalle Alpi, il gipeto si è ripreso i cieli della Val Martello. Dopo l'estinzione sull'arco alpino, il Parco nazionale dello Stelvio ha partecipato a un progetto internazionale di ripopolamento che pare coronato dal successo. Il primo gipeto è stato liberato nel 1986, nel 1997, nelle Alpi francesi, vi è stata la prima nascita e dall'anno successivo una coppia di esemplari si è insediata nel Parco dello Stelvio. Dal 2000 al 2008, in Val Martello, sono stati messi in libertà 11 giovani gipeti e il 20 luglio 2015 è venuto alla luce il primo nato "altoatesino".

Con un’apertura alare che può raggiungere i tre metri, una lunghezza superiore al metro e un peso che varia tra i 5 e i 7 chilogrammi, il gipeto è uno dei volatili più grandi d'Europa. Si ciba quasi esclusivamente di ossa e, per quanto riguarda la riproduzione, una coppia alleva ogni anno un solo esemplare.

“La reintroduzione di questo volatile sulle Alpi procede in maniera positiva - ha sottolineato l'assessore all'ambiente Richard Theiner - ma c'è bisogno ancora di tempo e, soprattutto, di un monitoraggio costante oltre che di adeguate misure di protezione". "I progressi sono costanti - ha confermato il direttore dell'Ufficio provinciale Parco dello Stelvio Hanspeter Gunsch - tanto che quest'anno vi è stata la nascita di un secondo esemplare concepito da una coppia che vive in libertà nel Parco. Qui i gipeti trovano un habitat favorevole, sia per quanto riguarda il volo, sia per quanto riguarda le condizioni climatiche".

Un altro aspetto importante è rappresentato dalla caccia. "Le munizioni di piombo sono pericolose per la sopravvivenza del gipeto - ha proseguito Gunsch - in quanto, cibandosi di ossa, l'animale può ingerire una sostanza cancerogena e potenzialmente letale. L'uso di munizioni di rame è preferibile e vorrei sottolineare che la metà dei cacciatori delle riserve di Laces, Silandro e Lasa hanno rinunciato all'utilizzo del piombo”. Attualmente, sulle Alpi vivono circa 230 gipeti e alcuni sono presenti nel Parco nazionale dello Stelvio. (e.d.)













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