BOLZANO. Il campo da golf di Castelrotto e l’albergo «Golfhotel Sonne» , di proprietà della ditta San Vigilio srl dichiarata fallita, sono stati rilevati da un nuovo imprenditore che si è aggiudicato l’asta giudiziaria svoltasi ieri mattina in tribunale. Soddisfazione è stata espressa dal giudice delegato Francesca Bortolotti in quanto la vendita all’asta dell’immobile ha ottenuto una quotazione di acquisto rilevante e, comunque, superiore alle aspettative. In effetti il complesso all’asta (costituito dall’albergo e dal campo da golf) è stato acquistato per 4 milioni e 698 mila euro. Si tratta di una somma considerevole se si pensa che la base d’asta era stata fissata a 3 milioni e 300 mila euro.

La situazione economica contingente e la crisi avevano creato non pochi dubbi sulla possibilità di ottenere un adeguato rialzo della valutazione finale. In realtà la presenza di due imprenditori che si sono «dati battaglia» a colpi da 50 mila euro, ha permesso al fallimento di incassare una cifra ragguardevole.

Il complesso immobiliare cambia dunque di proprietà. Il campo da golf di Castelrotto l’hotel annesso, da ieri a mezzogiorno sono di proprietà di un altro noto albergatore altoatesino. Si tratta di Stefan Pramstrahler, titolare del romantico «Turmhotel» di Fiè, uno dei più rinomati della provincia di Bolzano.

La vendita del «Golfhotel Sonne» e del campo da golf è l’ultimo atto, nell’ambito dell’iter fallimentare, che cancella definitivamente il sogno del precedente proprietario, Richard Obkircher di 67 anni che ha dovuto arrendersi al dissesto che lo ha travolto nei mesi scorsi a seguito di un «buco» economico di circa 9 milioni di euro. Il progetto del campo da golf di Castelrotto, considerato dagli addetti ai lavori uno dei più belli d’Europa, lo ha affossato.

I fallimenti che hanno cancellato il progetto di Obkircher sono stati due. Il primo ha stoppato definitivamente l’attività della società a responsabilità limitata San Vigilio (di cui lo stesso Obkricher risultava rappresentante legale); il secondo ha travolto anche la ditta individuale «Golfhotel Sonne» che faceva capo personalmente allo stesso imprenditore.

Dunque oltre alla società a responsabilità limitata , il dissesto del Golfhotel Sonne ha travolto Richard Obkircher anche personalmente in quanto l’imprenditore aveva posto tutte le sue proprietà a garanzia dei rilevanti finanziamenti ottenuti dalla Cassa di Risparmio e dalla Banca Popolare. Mutui ipotecari che hanno lasciato sul lastrico l’imprenditore dato che alla fine il «buco» economico è risultato di ben 9 milioni di euro e, di conseguenza, non più recuperabili.

Nel corso dell’iter fallimentare più volte gli esperti immobiliari avevano temuto che emergessero difficoltà pesanti per reperire imprenditori interessati a rilevare l’attività investendo una somma importante. In realtà, come detto, la vendita all’asta del complesso alberghiero e del campo da golf è andata meglio del previsto anche se la somma ricavata (poco meno di 5 milioni di euro) copre solo poco più della metà della passività complessiva accumulata. A depositare istanza di fallimento in tribunale era stata la Banca Popolare dell’Alto Adige, la più esposta per i finanziamenti concessi. Sino all’ultimo la banca aveva cercato di agevolare un eventuale piano di recupero che però si era ben presto dimostrato non praticabile.

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