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Il M5S: per le Comunali di maggio a Bolzano vogliamo scrutatori scelti fra i disoccupati

In vista delle prossime elezioni comunali, il M5S di Bolzano si rivolge al Commissario straordinario e alla commissione elettorale sollecitandoli affinché si trovino gli strumenti regolamentari utili per poter compiere la scelta degli scrutatori ai seggi tra cittadini disoccupati, studenti e appartenenti a fasce sociali deboli, nel rispetto dei requisiti minimi richiesti per questo incarico


Davide Pasquali


BOLZANO. In vista delle prossime elezioni comunali, il M5S di Bolzano si rivolge al Commissario straordinario e alla commissione elettorale sollecitandoli "affinché si trovino gli strumenti regolamentari utili per poter compiere la scelta degli scrutatori ai seggi tra cittadini disoccupati, studenti e appartenenti a fasce sociali deboli, nel rispetto dei requisiti minimi richiesti per questo incarico".


La normativa, scrivono i grillini, concede infatti margini di discrezionalità nella formazione delle graduatorie, reclutando gli scrutatori tra i cittadini iscritti nell’apposito albo che hanno depositato la propria disponibilità presso l’ufficio elettorale del Comune entro il settembre dell’anno precedente al voto.


Ecco allora la proposta: "Chiediamo dunque ai componenti della Commissione elettorale comunale che si facciano carico di introdurre, quale titolo di priorità ai fini della selezione dei componenti delle sezioni elettorali, la valutazione dello stato di disoccupato/inoccupato e di scegliere in modo prioritario quei cittadini che cercano o hanno perso il lavoro, le donne e i giovani. L’obiettivo è di promuovere la solidarietà verso i cittadini svantaggiati, nel rispetto del principio di trasparenza nell'utilizzo del denaro pubblico".


Il compenso base di uno scrutatore, ricorda il Movimento 5 Stelle, è di circa 120 euro. "Non saranno molti, ma sicuramente aiutano".


La normativa di riferimento in relazione alla nomina degli scrutatori di seggio è l’art. 6 della legge n. 95 dell’8 marzo 1989, sostituita dall’art. 9 comma 4 della legge 21 dicembre 2005 n. 270, ulteriormente modificato dalla legge n. 22 del 27 gennaio 2006.













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