Il ministro Boschi: sciopero tricolore? Prima di tutto siamo italiani
La responsabile delle Riforme: "All'Alto Adige riconosciuta una forte autonomia"
BOLZANO. "Capisco che in Alto Adige ci sono persone che hanno ancora ferite non rimarginate però penso che siamo tutti d'accordo se diciamo che siamo prima di tutto italiani». Lo ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, oggi a Pisa a margine di un'iniziativa elettorale con i candidati del Pd alle regionali, commentando le polemiche intorno allo "sciopero del tricolore" sugli edifici pubblici della Provincia di Bolzano. Una decisione presa dal governatore Arno Kompatscher.
«I morti sono tutti uguali - ha spiegato Boschi - e meritano tutti lo stesso rispetto. Così come sappiamo che in quella regione ci sono sentimenti diversi di intere fasce di popolazione. Del resto non è un caso se il nostro Stato ha riconosciuto al Trentino Alto Adige una forte autonomia. Quindi è giusto fare uno sforzo di comprensione ma anche rivendicare il diritto a pensare che siamo prima di tutto italiani».
Sulla questione oggi è tornato di nuovo il presidente Kompatscher: «Dobbiamo consolidare la pace in Europa e non sottovalutare il pericolo che rappresentano i nazionalismi - ha detto ricordando i caduti della Grande Guerra a Fiè. Con Schengen - ha aggiunto - i confini sono diventati meno visibili, ma dobbiamo anche superare i confini nelle nostre teste. L'Alto Adige con i suoi gruppi linguistici che convivono pacificamente è una piccola Europa in Europa e può svolgere un ruolo di ponte tra nord e sud».