Il monito di don Gretter «Salviamo i nostri passi»

Il sacerdote lancia l’allarme e invita a una riflessione sulle abitudini dei turisti «Un milione di auto sono troppe, bisogna lavorare per tutelare il creato»


di Federico Sanzovo


BOLZANO. «Dobbiamo riflettere sulle nostre abitudini e concentrarci sulle possibili alternative al nostro stile di vita».

Don Mario Gretter, referente diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, spiega così la sua posizione circa il traffico sui passi.

Il sacerdote bolzanino è intervenuto sul tema alla Giornata ecumenica per la salvaguardia del creato, celebrata in Val Visdende e organizzata dalla Diocesi di Belluno-Feltre con il tema “La misericordia di Dio per ogni essere vivente”: «La bellezza della vallata - sottolinea - con i suoi picchi e i suoi alti abeti, i prati ampi e i ruscelli intonsi, ha sicuramente aiutato a ricordarci di quanto la natura può essere bella e stimolante per una rigenerazione personale e comunitaria. L’impegno ad una gestione responsabile e lungimirante di queste e altre risorse, in armonia con i bisogni della popolazione, è un obbligo di ogni persona, al di là di credo e ideologia politica. La salvaguardia del creato è un atto dovuto di giustizia verso il prossimo presente e futuro».

«Ho voluto lanciare una provocazione - prosegue don Gretter - facendo un parallelismo legato al tema del milione: il milione di veicoli che ogni anno transitano sui quattro passi dolomitici attorno al Sella (Gardena, Pordoi, Campolongo e lo stesso Sella), il milione di litri d’acqua che servono per il primo innevamento di una pista di un ettaro». Una provocazione che, nelle intenzioni del sacerdote bolzanino, serva a smuovere le coscienze: «Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, davanti a questo uso enorme di risorse e chiederci dove ci porterà questo nostro modo di vivere».

La riflessione in questo senso è necessaria, secondo don Gretter, perché un cosa è certa: non si può proseguire in questo modo, la natura deve essere preservata. Il ragionamento del prete bolzanino sposa in pieno l’enciclica papale “Laudato Sì”, dedicata proprio ai temi del rispetto dell’ambiente.

Il problema del traffico e dello sfruttamento eccessivo delle risorse delle montagne, però, non è facilmente risolvibile: «Durante l’intervento, non ho dato delle soluzioni. In questo momento è fondamentale riflettere sulle alternative che abbiamo, anche perché le soluzioni non sono facili da trovare». Don Gretter si concentra sull’idea di chiudere i passi: «Uno degli aspetti legati alla chiusura che mi lascia un po’ perplesso è la necessità di creare dei grandi parcheggi a valle: questo non significa risolvere il problema dell’inquinamento, ma spostarlo a valle». E in quel caso le lamentele proseguirebbero: «Se ciò venisse realizzato a opporsi sarebbero le popolazioni interessate dalla creazione dei posti per auto e moto».

Il messaggio di don Gretter si concentra sul ritorno alle tradizioni: «Possiamo riscoprire idee di turismo più rispettose dell’ambiente, come le camminate con le ciaspole. Allo stesso tempo dobbiamo rivedere le nostre abitudini: non possiamo pretendere di avere tutto e subito. Inoltre è importante ragionare su quelli che sono realmente i nostri bisogni e quali invece sono solamente bisogni indotti dalla società nella quale viviamo».

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