IL CASO

Il Museo replica: serpenti tutelati

Dura replica alla Lav: «Siamo in regola». Superati gli 8 mila visitatori



BOLZANO. Il Museo di Scienze Naturali non ci sta e si difende dalle accuse della Lav sul trattamento riservato ai serpenti durante la mostra in corso in questi giorni. «All’apertura abbiamo avuto la visita dell’ispettore Cites per gli animali selvatici e pericolosi - precisa il responsabile Massimo Morpurgo - con una relazione a noi del tutto favorevole». Ora arriveranno anche quelli del Servizio veterinario provinciale. «Ben venga. Siamo contenti di non avere nulla da nascondere. Se ci sarà qualche modifica da apportare la faremo serenamente. Abbiamo avuto, fino adesso, ottomila presenze e gli unici a lamentarsi sono stati i rappresentanti della Lav. D’altronde anche in occasione della mostra dei pulcini ci fu un’operazione simile e risultammo in ordine». Ci sono, poi, due precisazioni che Morpurgo tiene a fornire. «Il pitone albino viene fatto toccare al pubblico solo per aiutare a superare una certa diffidenza verso questi animali. È cresciuto in cattività da generazioni e dire che trasmette la zoonosi non ha alcun senso. Il termine zoonosi indica qualsiasi malattia infettiva trasmissibile da animale a uomo. Come lo toxoplasmosi. Toccarlo è rischioso come toccare un gatto». (a.c.)

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