Il parroco: «Il paese deve aiutare chi resta»

Padre Theo: «Siamo una grande famiglia: ho sposato Thomas e ho battezzato i figli di tutti gli altri»



RENON. Nei paesi dell’Altopiano del Renon il tempo cementa i rapporti. Ci si conosce tutti e si diventa una famiglia, oltre che una semplice comunità. Ad Auna di Sotto, davanti ad un grazioso giardino, c’è la casa di padre Theobald Obkircher. È il parroco che da 27 anni segue le anime del paese. Prima era a Lana, ma ormai è anche lui un uomo dell’Altopiano. La tragedia della Gran Vedretta si è portata via persone che ha visto crescere. «Quando vivi qui da così tanto tempo è inevitabile essere più che compaesani. Thomas Lun, per esempio, lo sposai dieci anni fa con la moglie Maria. Una bellissima storia d’amore che ha portato tre figli. Mi si spezza il cuore a pensare che non ci sia più. Era un uomo d’oro, un grande amico. Frequentava la parrocchia anche perché la moglie è figlia del sagrestano. Dovrò trovare il coraggio che la fede mi offre per celebrare anche il suo funerale». Dal punto di vista burocratico è ancora presto per stabilire quando potranno tenersi le esequie. Il corpo di Lun, come quello di Vigl, sono stati portati nella camera mortuaria di Vipiteno e devono ancora essere trasferiti. Probabile che i funerali siano separati, considerando le diverse frazioni di residenza. «Non sarà prima di giovedì, questo è sicuro».

Il dolore, però, si mischia all’angosocia per Andreas Zöggeler e Ulrich Seebacher, dispersi da troppo tempo. «Mi sono incontrato con alcuni parenti di Andreas - afferma don Theobald - e la disperazione è tanta. La moglie aspetta un bambino e io ne ho battezzati tanti di questi bimbi. Un dramma. Adesso la comunità si deve stringere alle famiglie ed aiutare chi resta. Non avrò dubbi che questo accadrà. Dobbiamo tutti essere forti».

Poco più in là, in panetteria, c’è Josef Niederstätter: «Con Lun eravamo molto amici. Un uomo pieno di iniziative e sempre sorridente. Andreas, invece, lo vedo tutte le mattina perché viene da me a comprare il pane. Abita qui vicino. Ha una grande passione per il calcio. Speriamo lo trovino».

Ieri pomeriggio il sindaco di Renon Paul Lintner ha voluto incontrare tutte le famiglie di morti e dispersi. «È un momento difficile da gestire perché c’è disperazione, lutto, incredulità e molta angoscia per le ricerche. Noi, però, abbiamo il dovere di essere presenti aiutando tutti».(a.c.)

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