Il Pd ai Verdi: appoggio senza ambiguità

Oggi l’incontro di Spagnolli con la segreteria. Gallo: basta diktat, parliamo di progetti e finanze



BOLZANO. Il Pd chiede ai Verdi più chiarezza sull’eventuale appoggio alla giunta Spagnolli: «No a formule fumose e poco impegnative come l’appoggio esterno». Si parlerà anche di questo oggi nell’incontro tra il sindaco Luigi Spagnolli e la segreteria del Pd. La novità di questi giorni è la disponibilità della co-portavoce dei Verdi Brigitte Foppa a un appoggio esterno, ma l’assemblea dei Verdi si riunirà solo il 7settembre. Se passerà questa linea, Cecilia Stefanelli si dimetterà dal consiglio comunale, come annunciato dalla stessa ex candidata sindaco. La segretaria del Pd Liliana Di Fede nell’intervento che pubblichiamo oggi sul giornale sottolinea: «Preferirei di gran lunga da parte dei Verdi, così come di tutti gli altri partiti, posizioni di appoggio nette e chiare. Il problema è diverso. Il problema è la serietà». Sulla stessa linea è Carlo Bassetti, componente della segreteria del Pd: «L’apertura dei Verdi è più che benvenuta, se permetterà di recuperare un governo di centrosinistra, senza ipotesi “esotiche” di altre maggioranze. Ma serve un atteggiamento serio, senza veti, senza rigidità ideologiche e senza mezze misure. Se i Verdi pensano di poter sostenere la giunta, lo facciano da dentro, assumendosi le loro responsabilità, come fanno gli altri partiti. Mi fanno sorridere invece le esternazioni di Dieter Steger, che incalza il Pd a trattare a oltranza con i Verdi. È stata la Svp a voler scaricare i Verdi prima delle elezioni, almeno non ci faccia la lezione». L’assessore Luigi Gallo anticipa che la sinistra chiederà un incontro al Pd. Così Gallo sulla maggioranza: «L’accento di metodo che Steger pone su Bolzano come città che naturalmente deve "mediare" è una presa d' atto ragionevole e intelligente dello stato di questa città. Servono mediazioni alte, basate su confronti di idee e visioni della città, non su una governabilità intesa come feticcio. I diktat sono inutili, come ha ampiamente dimostrato anche l'esito elettorale. Le forzature pre elezioni e post elezioni contro la parte ecosociale non mi pare abbiano portato grandi risultati. Steger nomina alcune questioni sulle quali la condivisione c'è: dalla modifica delle legge urbanistica e dell' articolo sui Pru con il necessario rafforzamento dell' interesse pubblico; alle opere viabilistiche, alle nuove strutture culturali e la riqualificazione di alcuni quartieri. Vorrei ricordare però con insistenza anche la questione centrale dei finanziamenti alla città, tema che Pd e Svp possono e devono decidersi di affrontare finalmente in giunta e consiglio provinciale».

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