Il Pd: subito al tavolo con le altre forze

Oggi l’assemblea. Repetto inizia a muoversi. Bizzo: «Qualcuno vuole evitare le primarie». Intanto Vanda Carbone si dimette


di Francesca Gonzato


BOLZANO. La composizione della delegazione per le trattative con gli altri partiti, la data delle primarie sul candidato sindaco, l’indirizzo per una alleanza di centrosinistra. Sono questi gli argomenti che verranno discussi oggi dalla assemblea provinciale del Pd. «È ora di iniziare a muoverci», conferma la segretaria Liliana Di Fede, anche per evitare che le trattative informali vengano portate avanti solo dai candidati alle primarie stesse, come l’indipendente Renzo Caramaschi, partito per primo, e ora anche Sandro Repetto (Pd), che ha iniziato i primi colloqui di assaggio e da questa settimana si impegnerà con metodo. Ufficiale da sabato anche la candidatura di Alessandro Huber (Pd). Tra gli scenari possibili, la non partecipazione diretta alle primarie da parte degli ecosociali, che potrebbero appoggiare Caramaschi dall’esterno.

La rottura di Vanda Carbone. Alla assemblea di oggi non parteciperà l’ex assessora meranese Vanda Carbone, che venerdì ha inviato la propria lettera di dimissioni. «Considero conclusa la mia esperienza all’interno dell’organo di indirizzo politico del Pd», è la sua stringata uscita di scena, cui aggiunge via telefono «L’assemblea dovrebbe essere l'organo di indirizzo politico del partito, funzione che non ha mai di fatto esercitato». Subentrerà la prima dei non eletti Antonietta Ciavarella, o in caso di rifiuto Andrea Bonatta. Da tempo era palese la perdita di entusiasmo di Vanda Carbone nei confronti del Pd. Uscirà del tutto? «Ho fatto la tessera del 2015. Quando si tratterà di decidere per il 2016 ci penserò». Probabile un suo passaggio a sinistra? «Sono abituata a fare una cosa per volta. Vedremo se sorgerà qualcosa di interessante a sinistra del Pd».

Le proposte Di Fede. La segreteria Di Fede ieri ha sentito Caramaschi, dopo la riunione di sabato dell’ex city manager con Sel, A sinistra per Bolzano e Prc. Di Fede anticipa le proposte che porterà in assemblea: «Dobbiamo iniziare un primo giro tra i partiti di centrosinistra, perché quello dovrà essere il nostro perimetro, secondo me. Proporrò una delegazione che segua le trattative in vista delle primarie». Si parlerà anche della data: «Potrebbe andare bene il 6 marzo indicato dal Pd nazionale, ma se ne discuterà con gli eventuali alleati». Per quanto riguarda le regole, il 18 gennaio dovrebbe arrivare il testo del regolamento nazionale.

La linea di Tommasini. È probabile che il vicepresidente provinciale Christian Tommasini entri nella delegazione. «Mi metto volentieri a disposizione», conferma l’interessato, che suggerisce questa strategia per instradare il Pd su una strada che consenta di arrivare almeno al ballottaggio: «La cosa migliore è procedere con metodo e con le idee chiare. Se la assemblea darà il via libera alla ipotesi di primarie di centrosinistra, si organizzi subito un incontro con tutti per definire date, regole e, auspicabilmente, anche un documento comune», sottolinea Tommasini. Un documento su cosa? «Sarebbe importante che chi parteciperà alle primarie indichi i propri obiettivi per lo sviluppo della città. Dovremmo darci delle regole di fondo, per evitare equivoci. Sui progetti spinosi, ad esempio il progetto Benko, ci si metta d’accordo su un metodo».

La corsa di Repetto. Sandro Repetto nei giorni scorsi ha parlato con Guido Margheri (Sel), Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano) e alcune associazioni. Proseguirà i contatti. «Chiederò appuntamenti alle categorie economiche e ai sindacati, in attesa dei lavori della delegazione del Pd». Questa la strategia suggerita da Repetto: «L’alleanza si deciderà sulla base di questi temi, secondo me: nessun taglio al welfare per finanziare la riduzione delle tasse; il futuro utilizzo del termovalorizzatore; la riqualificazione di via Alto Adige; i rapporti Comune-Provincia; l’aeroporto, su cui però ci sarà il referendum».

I dubbi di Bizzo. Secondo Roberto Bizzo, il Pd ha già perso troppo tempo: «Dopo l’errore clamoroso delle scorse comunali, avremmo già dovuto ricucire con gli ecosociali. Non c’è soluzione, al di fuori del centrosinistra e lo ricordo a chi nel mio partito spera ancora di riuscire a evitare le primarie». Come risolvere i nodi con gli ecosociali? «C’è chi si inventa problemi, per dire che esistono problemi. Inceneritore e aeroporto, sono nodi sul tavolo da anni e sempre c’è stato chi è riuscito a trovare una mediazione con gli ecosociali, che infatti erano al governo», risponde Bizzo.

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