BOLZANO. Il paziente nel letto d’ospedale col piede appeso al collo. Ed al capezzale due medici perplessi. Appare così la guida dal titolo - “Sono stato curato adeguatamente?” che la Difensora civica ha presentato al piano terra del consiglio provinciale - di fronte a Michael Mayr, capo Dipartimento assessorato sanità.

«Purtroppo - dice Gabriele Morandell - molti cittadini non sanno cosa fare in caso di errori medici: ecco perché abbiamo pensato a questa brochure».

Ma l’opuscolo che viene già distribuito nelle corsie dei 7 ospedali dell’Alto Adige e pensato - come si legge in terza pagina - “con il supporto e la cooperazione” anche dell’Asl, non piace all’Ordine dei medici ed al sindacato Anaao, che ne contestano forma e sostanza e puntano ad elaborare un nuovo documento condiviso. Duro l’Anaao: «L’Asl che aveva fatto scadere la polizza che assicurava noi medici (poi rinnovata d’imperio dal presidente Arno Kompatscher), ha trovato il tempo per pensare un libello - mal scritto - che ci aizza contro i cittadini».

Dura Monica Oberrauch - presidente dell’Ordine: «Questo scritto ci riporta al Medioevo e ci indebolisce. Fuorviante il titolo. “Sono stato curato adeguatamente?”, si dà per scontato che non sia successo. E poi come al solito non siamo stati coinvolti nell’operazione... peccato, avremmo potuto dare indicazioni utili e chiare. Vedete... combattiamo tutti i giorni contro la “medicina difensiva” attraverso la quale il professionista, per evitare contenziosi, sottopone il paziente ad esami e trattamenti "inappropriati" che fanno schizzare i costi già alti della sanità. Vogliamo peggiorare il rapporto di fiducia medico-paziente? E poi la sanità vive un momento difficile. L’assessora Stocker è a fine mandato e non si ricandiderà, il direttore dell’Asl Thomas Schael se ne va a giorni. In questo panorama che ci mettano in grado di lavorare bene invece che sommergersi di troppi atti amministrativi. Altro che libelli! E la cartella clinica digitale? Siamo in attesa di vedere in tempo reale quel che ha stabilito il collega in merito ad un tal paziente. Anche così ci possono aiutare ad evitare errori!». «Quel libretto - riprende l’Anaao - è inaccettabile, oltre che gravemente lesivo della professionalità medica, sopratutto quando afferma che possa servire a chiarire in modo semplice i dubbi in merito agli errori terapeutici. Ma a quale titolo e con quali basi scientifiche si può affermare che è semplice stabilire se si tratta o meno di errore? Un’iniziativa mal posta che peggiora il rapporto di fiducia medico-paziente e riporta in auge la medicina difensiva che va in primis contro l’interesse dei pazienti. Peccato perché ultimamente si era convenuto che, rispettando le linee guida, i medici sarebbero stati tutelati (vedi ultima sentenza della Cassazione)». L’Anaao chiede un incontro urgente con la Provincia e l’Asl per chiarire le modalità con cui è stato elaborato l’opuscolo. «A breve partirà una diffida legale per impedirne la distribuzione dentro l’Asl. Ovviamente l’obbiettivo è quello di elaborare un nuovo documento condiviso da entrambe le parti».

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