Il Puka Naka chiuso dal questore
Stop di due settimane: «Rappresenta un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini»
BRUNICO. “Per i prossimi quindici giorni, la sala da ballo Puka Naka che si trova nel centro di Brunico, in vicolo Floriani, dovrà rimanere chiusa”. La comunicazione è arrivata ieri riportando quanto ha disposto il questore di Bolzano Giuseppe Racca, in seguito alla segnalazione della Compagnia carabinieri di Brunico, ritenendo che “il locale - è scritto nel comunicato stampa diramato ieri dalla questura di Bolzano - rappresenti un concreto pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini poiché frequentato da persone gravate da precedenti di polizia ed oggetto di continue lamentele per il disturbo della quiete pubblica in ore notturne, con conseguenti numerosi interventi da parte della locale forza pubblica”.
“La situazione - continua la nota della questura - costantemente tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine, è peggiorata a partire dal mese di maggio di quest’anno, con il cambiamento di gestione e, oltre ai continui interventi per il disturbo della quiete pubblica in ore notturne, nel mese di giugno è stata accertata la presenza di un addetto alla sicurezza non legittimato e, nel mese di luglio, una persona è stata denunciata per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio trovata in possesso di diversi involucri contenenti marijuana e hashish, pronti per la vendita al dettaglio”.
“Nel corso di un controllo avvenuto la scorsa settimana - conclude il comunicato - con l’ausilio di una unità cinofila antidroga sono stati sequestrati, sempre dai carabinieri di Brunico, circa 3 grammi di hashish in barrette ed è stato identificato un “buttafuori” non autorizzato. Tra gli avventori identificati all’interno del locale sono stati individuati diversi soggetti con precedenti penali, alcuni particolarmente significativi sotto l’aspetto della pubblica sicurezza”.
In passato, con altre gestioni, il Puka Naka era stato al centro di controlli da parte delle forze dell’ordine. In un weekend dell’agosto 2013, una rissa si era sviluppata all'interno e successivamente all'esterno del Disco Lounge Bar e sette giovani, tutti fra i 20 e i 30 anni, di nazionalità moldava, rumena ed albanese, erano stati denunciati dovendo rispondere all'Autorità giudiziaria dei reati di rissa aggravata e lesioni personali. Un’altra lite risale al marzo 2013, quando un ventenne albanese fu posto agli arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali gravi.