Il ringraziamento di Francesca Witzmann agli alpini di Gries
Bolzano. Durante il lockdown hanno lavorato in silenzio, su vari fronti, per aiutare i più bisognosi tra i bolzanini. Stiamo parlando delle Penne nere del Gruppo di Gries che, testimoni dello spirito...
Bolzano. Durante il lockdown hanno lavorato in silenzio, su vari fronti, per aiutare i più bisognosi tra i bolzanini. Stiamo parlando delle Penne nere del Gruppo di Gries che, testimoni dello spirito alpino, nei due cupi mesi in cui l’Italia ha dovuto rimanere chiusa in casa, hanno continuato ad operare per gli altri. Lo hanno fatto, svolgendo preziosi commissioni per gli anziani, per le persone con disabilità e per le famiglie in difficoltà: hanno ritirato le ricette e poi consegnato le medicine a domicilio. E la stessa cosa hanno fatto con la spesa di quelle persone che, per i motivi più disparati, non potevano uscire per acquistare generi alimentari. Nella raccolta “Spesa in sospeso”, organizzata da Banco Alimentare ed Esercito, hanno dato un fondamentale contributo al successo dell’iniziativa con la raccolta di decine di cassoni di cibo, mettendo a disposizione i propri soci anche di altri gruppi alpini nei vari supermercati cittadini. Ieri mattina, nella sede del Gruppo, in via Duca d’Aosta, il capogruppo Vincenzo Capellupo e numerose Penne nere, hanno ricevuto la graditissima visita di Francesca Witzmann, bolzanina, notissima fotografa dei vip, che ha voluto consegnare loro un segno tangibile della sua stima per gli alpini e, in particolare, per quelli del Gruppo di Gries. «Il mio ringraziamento per quello che fanno – ha spiegato Witzmann – che cade in un momento, per me particolare. Proprio in questi giorni, infatti, mio padre avrebbe compiuto 100 anni. Nel settembre del 1943, riuscì a salvarsi dal massacro compiuto dalle truppe tedesche, grazie ad un capitano degli alpini. Capitano che, invece, venne purtroppo ucciso. Il mio legame con le Penne nere, insomma, è davvero forte».