Il tassista violento denunciato per rapina

Contestata l’aggressione verbale e fisica ad una 33enne biologa keniota In Comune oggi riunione d’urgenza: si va verso la sospensione della licenza


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «La versione fornita dalla vittima è credibile, anche perché supportata dalla registrazione audio, e per questo abbiamo già provveduto a denunciare il tassista all’autorità giudiziaria per rapina. Non riteniamo però che ci sia anche un risvolto di tipo razzista che aggraverebbe ulteriormente la vicenda». Così il capo della squadra Mobile Giuseppe Tricarico sul gravissimo episodio avvenuto la notte del 2 dicembre e di cui è rimasta vittima una biologa keniota di 33 anni, da 12 residente a Bolzano, sposata con un bolzanino e madre di una ragazza adolescente.

Oltre alle conseguenze penali, ci saranno - probabilmente - quelle a livello amministrativo: per questo pomeriggio il sindaco Renzo Caramaschi e l’assessora Maria Laura Lorenzini hanno convocato d’urgenza una riunione della commissione taxi per una possibile sospensione della licenza.

La donna - nella denuncia presentata in questura alla quale sono stati allegati anche i certificati medici rispettivamente di 15 e 8 giorni per la “sottile frattura composta delle ossa nasali” e i postumi delle contusioni - ha raccontato di essere stata minacciata e aggredita dal tassista che aveva chiamato alle 1.40 del 2 dicembre, per farsi portare da via Maso della Pieve, dove era stata a cena a casa di amiche, in via Palermo dove abita.

A scatenare la reazione dell’uomo, il fatto che la cliente si era lamentata perché il percorso scelto era più lungo di quello che si fa normalmente. Nella registrazione effettuata con il cellulare si sentono insulti, minacce del tipo “ti ammazzo di botte...ti arriva un cartone nei denti”, alle quali sono seguite le percosse.

Dopo aver fermato il taxi a ponte Palermo e averla trascinata fuori, il tassista le aveva strappato il cellulare gettandolo giù dal ponte - apparecchio successivamente recuperato dal marito - e, sempre secondo la denuncia, si era preso la banconota da 50 euro che la donna teneva in mano assieme al telefonino per pagare la corsa.

Appresa la notizia, il sindaco già nella mattinata di ieri ha chiamato il capo della squadra Mobile per acquisire elementi in più, in modo da poter affrontare oggi nella consueta riunione di giunta del lunedì, la delicata questione, visto che la competenza in materia di licenze per i taxi è del Comune.

«Quello che è successo - dice Caramaschi - è di una gravità estrema. Per nessuna ragione al mondo ci si può permettere di alzare le mani su qualcuno e men che meno su una donna. E se c’è qualcosa che non va, si chiama la polizia o i carabinieri, qui non è il Far West dove ci si fa giustizia da sé. Domani (oggi, ndr) ne parleremo in giunta, ma per quanto mi riguarda ci sono gli estremi per la sospensione della licenza».

Di fatto “vergognoso” parla l’assessora Lorenzini che è anche presidente della commissione taxi: «Dobbiamo assolutamente intervenire. Come Comune che rilascia le licenze non possiamo permettere che accadano cose di questo genere: a mio avviso va sospesa la licenza. La denuncia della donna mi pare molto circostanziata e poi c’è la registrazione audio della brutale aggressione subìta».

L’assessora Monica Franch pensa intanto alla convocazione della commissione pari opportunità: «Dobbiamo cercare il modo per rendere più sicuri i mezzi pubblici, in particolare per le donne che li usano la sera».

Anche Elio Cirimbelli, fondatore e responsabile dell’Asdi (Associazione separati e divorziati), in attesa che la giustizia faccia il suo corso, invoca provvedimenti amministrativi da parte del Comune: «Ho ascoltato la registrazione del “dialogo” tra il tassista e la signora: sono rimasto senza parole. Non mi permetto di giudicare i comportamenti delle persone, ma spero tanto che il tassista si scusi per il suo comportamento e chi di dovere prenda i provvedimenti opportuni».

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