Il teleriscaldamento regala un nuovo ponte ciclabile

Sull’Isarco: sopra le bici, sotto i tubi con l’acqua calda del nuovo inceneritore. Intanto si progetta il rinnovo del sovrappasso A22. Anche qui pista per i ciclisti


di Davide Pasquali


BOLZANO. Mentre il Comune stenta a reperire i finanziamenti per risanare la passerella pedo-ciclabile sul torrente Talvera, la Provincia sta per costruire un nuovo ponte ciclabile sull’Isarco, poco a monte del nuovo inceneritore. Sotto i tubi con l’acqua calda del teleriscaldamento per il San Maurizio, Firmian e Casanova, sopra la pista destinata ai ciclisti. I lavori partiranno quest’inverno, la struttura sarà ultimata nel giro di pochi mesi. Intanto, l’A22 ha terminato di progettare il nuovo sovrappasso autostradale poco più a monte. Pure qui, il finanziamento non è municipale ma a Bolzano verrà regalata un’altra ciclabile. Così, dalla storica pista Lungoisarco, in futuro chi lavora in zona industriale potrà raggiungere il nuovo sistema di ciclabili lungo e sotto via Einstein (Technoalpin, Salewa...).

Il ponte provinciale, previsto in passato come linea di indirizzo dal Comune, in realtà verrà costruito per tutt’altri scopi: verso metà maggio-inizio di giugno inizierà la progressiva accensione del nuovo termovalorizzatore, con la conseguente produzione di acqua calda per il teleriscaldamento. Per portare le tubazioni sulla destra orografica del fiume, ossia al di là dell’Isarco, si sarebbe potuta scegliere la via dell’interramento: tubi sott’acqua. Scelta costosa, tempi eccessivamente dilatati. E la Provincia ha fretta. Un ponte, però, costruito solo per poggiarci sopra quattro grossi tubi da 60 centimetri di diametro sarebbe stato uno spreco. Inoltre, per questioni tecniche, si sarebbe comunque dovuto realizzare un passaggio per i mezzi pesanti della manutenzione. E così, alla ripartizione Infrastrutture hanno avuto un’alzata d’ingegno, prendendo due piccioni con una fava. Un ponte di ben cento metri di sviluppo, con a metà un pilone di sostegno. Nella pancia della struttura metallica verranno posizionati i tubi, che sui lati del ponte saranno coperti alla vista da opportuni separé. Sopra al ponte starà la ciclabile. È quanto raccontano gli ingegneri provinciali: il responsabile del progetto, Umberto Simone, e la progettista, Simona Sedlak. Un progetto elaborato in house, tengono a precisare. Con la semplice accortezza di trovare la soluzione più rapida da eseguire, perché semplice e senza tanti fronzoli. Ossia, diminuendo al massimo i probabili ritardi per l’insorgenza di potenziali problemi. Ma, soprattutto, si è scelta l’opzione meno costosa. Il ponte, infatti, costerà solo 1,2 milioni di euro. «Per risparmiare - sostengono gli ingegneri - è sufficiente porre un po’ di attenzione, anche estetica, in fase progettuale».

Nel frattempo, i tecnici hanno terminato il progetto del nuovo sovrappasso A22, dalla Spaghettata verso via Einstein.

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