Il treno che unirà le Dolomiti

Intesa tra Veneto e Bolzano per il tracciato ad anello che collega Dobbiaco con Fortezza e il Bellunese



VAL PUSTERIA. Ritorna il “treno delle Dolomiti”. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, ne hanno parlato in un incontro a Venezia e, se la tratta fra Calalzo e Cortina, in provincia di Belluno, dovrebbe essere pronta già per i Mondiali di sci a Cortina nel 2021, la ferrovia potrebbe proseguire da Cortina per Dobbiaco. Così si potrebbe poi creare un anello. Da Dobbiaco il “treno delle Dolomiti” potrebbe scendere da una parte fino a Lienz, dall’altra verso Fortezza, quindi Bolzano e Trento, e da qui risalire lungo la Valsugana e tornare nel Bellunese.

La Regione Veneto ha già diffuso una cartina che mette nero su bianco l’ambizioso progetto, che conteggia in 360 km la lunghezza di questo anello e in 7 ore e 40 minuti il tempo di percorrenza. La stessa cartina presenta, inoltre, tutta una serie di collegamenti con i grandi corridoi mitteleuropei.

I costi e la copertura? Ancora nessuno studio. La giunta veneta si è limitata a dare il via libera a una delibera che approva il protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano per dar avvio alla fase operativa del progetto del collegamento ferroviario.

Il protocollo sarà firmato nelle prossime settimane dal presidente del Veneto Luca Zaia e dal presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher. La proposta apre una concertazione tra i territori bellunese e bolzanino (ognuno nella rispettiva competenza) sugli obiettivi del progetto, la tipologia del servizio, le caratteristiche dell’opera, la connessione ai poli di maggiore interesse turistico. Concretamente, la nuova linea connetterà Venezia all’Austria con una tratta che sarà in grado di sviluppare l’utenza turistica e quella locale. L’intesa istituisce un gruppo di lavoro paritario tra Veneto e Bolzano e coinvolge nelle azioni di studio le Società regionali sistemi territoriali spa e Sta di Bolzano. Prevede inoltre di sostenere gli studi progettuali e le indagini con fondi comunitari e fondi della legge sulle aree di confine. E il 10 dicembre, nell’ambito del forum di Corridoio a Bruxelles, si avvieranno le procedure per il riconoscimento del collegamento ferroviario nel contesto della rete “comprensive network” del programma delle Reti Transeuropee.

“Per le Dolomiti si apre un nuovo capitolo infrastrutturale - ha commentato Zaia - Con la progettazione di questa nuova infrastruttura vogliamo che il futuro delle nostre montagne sia connesso strettamente con tutti i corridoi infrastrutturali europei”.

L’accordo politico tra Luca Zaia e Arno Kompatscher c’è, la delibera della giunta regionale veneta pure: manca solo un atto formale della Provincia di Bolzano. Ma il presidente altoatesino, a Venezia, ha assicurato che presto ufficializzerà l’impegno a portare il treno da Dobbiaco a Cortina. Il che avverrà presumibilmente in galleria, ma uno studio preciso non è stato ancora fatto. Sembra comunque che possa prevalere il modello Val Venosta, con il treno turistico e non quello commerciale.













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