Imi, la prima rata entro il 16 giugno

L’Agenzia delle Entrate concede di utilizzare i vecchi codici tributo Imu. Per ora si paga con le aliquote standard


di Davide Pasquali


BOLZANO. Se qualcuno ci sperava, adesso dovrà mettersi il cuore in pace: la prima rata dell’Imi si pagherà entro il 16 di giugno. Insomma, l’acconto non slitta al 30 settembre, come ipotizzato nei giorni scorsi a causa della mancata comunicazione da parte del ministero delle Finanze riguardo ai nuovi codici tributo da inserire nel modello F24 che si utilizza per il pagamento. Quasi fuori tempo massimo per permettere ai municipi di predisporre i modelli di pagamento, nella tarda serata di giovedì l’Agenzia delle Entrate ha infatti concesso al Consorzio dei Comuni di utilizzare - temporaneamente - i vecchi codici tributo dell’Imu.

Il primo acconto si pagherà quindi a giugno e verrà calcolato considerando le aliquote standard stabilite dalla legge provinciale. Il saldo di dicembre verrà invece pagato basandosi sui nuovi codici tributo, ottenuti a seguito di una convenzione che Consorzio dei Comuni e Provincia dovranno sottoscrivere nei prossimi mesi con l’Agenzia delle Entrate. A fine anno si pagherà dunque il conguaglio, al rialzo o al ribasso a seconda che il tal Comune ritocchi verso l’alto o il basso le aliquote da applicare. Se il tal municipio deciderà di aumentare il proprio introito Imi, il saldo di dicembre sarà più alto della prima rata, anche perché l’eventuale aliquota più alta dovrà essere applicata non solo ai secondi sei mesi dell’anno, bensì all’intero 2014. Viceversa, se l’aliquota applicata sarà inferiore alla standard prevista dalla legge, si calcolerà il rimborso.

A fornire le precisazioni è il presidente del Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer: «Solo giovedì sera ci è arrivata la comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate». E ieri mattina, con una rapida e-mail, si sono avvertiti i municipi.

Teoricamente, spiega Schatzer, la legge provinciale sulla nuova imposta municipale sugli immobili, che in Alto Adige sostituisce l’Imu, permetterebbe di posticipare l’intero pagamento al 16 dicembre, «ma nessuno lo farà, a meno che ci siano dei municipi che non hanno problemi di liquidità». Piuttosto difficile, visto lo status quo della finanza locale. Per non parlare del fatto che pagare tutto in un’unica rata sarebbe pesante per i cittadini. «Nelle prossime due settimane i Comuni elaboreranno i modelli F24 e li spediranno».

Come chiarisce Sonja Pichler, direttrice dell’ufficio tributi del Comune di Bolzano, lunedì si terrà un vertice con i Caf e i commercialisti bolzanini. «Come Comune siamo pronti, il grosso del lavoro di adeguamento alla nuova normativa è stato fatto».

I prossimi passi? Entro luglio il Consorzio dei Comuni elaborerà il regolamento di attuazione dell’Imi, mentre entro il 30 settembre i Comuni dovranno deliberare le proprie aliquote.

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