In bicicletta senza luci? Pronte le multe da 41 euro

Fino a novembre la metà delle persone fermate in bici era senza illuminazione Terminata l’iniziativa di prevenzione, da adesso i vigili saranno inflessibili


di Simone Facchini


MERANO. Più di uno su due non rispettava le norme: tirata d'orecchi per la metà dei ciclisti meranesi incappati nei “controlli preventivi” della polizia municipale. Da ora però dall'ammonimento si passa al portafoglio: finito il tempo della sensibilizzazione e della tolleranza, adesso chi sgarra sui dispositivi di sicurezza della propria bici paga, da 25 a 41 euro di multa.

Perché la condotta del mezzo e l'accortezza quando ci si sposta sui pedali è importante, ma lo è almeno altrettanto segnalare la propria presenza. E le tante ore senza luce del periodo invernale richiedono una cura ancora più attenta della bicicletta.

Uomo avvisato mezzo salvato, si dice: così, per evitare un giro di vite senza preavvertimento, il Comune ha dunque pensato alla prevenzione e il mese di novembre è stato dedicato alla campagna “In bici con le luci”.

E in un paio di circostanze ha fatto capolino in strada una una squadra davvero rappresentativa, composta dall'assessore alla viabilità Stefan Frötscher, dal comandante della polizia municipale Fabrizio Piras e da Martin Stifter, responsabile del servizio ecologia e traffico della Comunità comprensoriale del Burgraviato. Dopo il tramonto, hanno improvvisato due “posti di blocco” in via Huber fermando i ciclisti.

Più della metà delle persone non rispettava le regole riguardanti le luci: e allora mentre ai chi aveva le carte i regola veniva simbolicamente regalato un dolcetto, ai “fuorilegge” è stato consegnato l'opuscolo che ha contrassegnato la campagna del Comune, sul quale venivano illustrati i dettagli dell'iniziativa.

Chi ha colto l'occasione ha portato la bici in uno dei negozi aderenti per adeguare il sistema di illuminazione agli standard di sicurezza previsti dal codice della strada pagando solo il materiale montato, mentre il lavoro di manutenzione era gratuito.

La campagna ora è terminata, chi dovesse accorgersi di non rispettare le regole ricordi che in primo luogo è fattore di pericolo per sé e per gli altri, e che è pure a rischio sanzione. Le regole da rispettare, alla fin fine, sono una manciata: luce bianca o gialla anteriore e rossa posteriore (ovviamente funzionanti), riflettore catarifrangente rosso posteriore, catarifrangenti gialli sui pedali (quattro) e sui raggi (due per ciascuna ruota).

Senza dimenticare gli altri dispositivi: sono obbligatori anche il campanello, e attenzione pure al corretto funzionamento dei freni. Inutile aggiungere che è vietato girare in bici con le cuffiette di telefonini, smartphone e iPod.

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