In via Egger Lienz giù la storica villa arriva il condominio

I Verdi: «Ormai a Bolzano non si tutela più niente» Concessione rinviata, ci si appella ai Beni culturali


di Davide Pasquali


BOLZANO. Non è sotto tutela, ergo si può abbattere. Nel senso che è lecito, quindi non si vede perché no. È l’ennesimo caso, sempre più frequente. A Bolzano e ancora di più a Gries. Il vecchio edificio, giudicato per l’appunto datato, quindi inadeguato alle esigenze contemporanee, si abbatte per fare spazio a qualcosa d’altro, senza tenere in gran conto il valore storico, architettonico, artistico e di tutela degli insiemi. Questa è la volta della villa Erika, in via Egger Lienz. Il progetto è stato affrontato dalla commissione edilizia nella sua ultima seduta e rinviato, ma esclusivamente per quisquilie. Quasi nessuno dei commissari comunali si è posto il problema della tutela storico architettonico artistico paesaggistica. I dubbi riguardano piuttosto il fatto che i balconi siano perimetrali torno torno all’edificio (non a tutti piacciono) e che sulla via Egger Lienz, tanto stretta, si vorrebbero ricavare dei posti auto che, forse, sarebbe il caso di non realizzare, sfruttando meglio i garage interrati.

Ci stanno pensando però i vicini di casa, a ribellarsi all’ennesima cancellazione di memorie storiche. E impegnati fattivamente sono anche i consiglieri provinciali dei Verdi - Heiss, Dello Sbarba e Foppa - che al riguardo hanno presentato una interrogazione urgente alla giunta provinciale altoatesina.

Siamo in via Egger Lienz, a Gries. Dirimpetto al muro di cinta del palazzo Ducale c’è una villa, sul giallino. Dietro, in magnifica posizione assolata, vista vigneti di Muri Gries, già si è abbattuto per ricostruire una CasaClima A, or ora in fase di edificazione. Luogo magnifico, traffico quasi assente, zona silenziosa. Poco distante sta la villa Erika. Lì c’è uno studio di fotografia a pian terreno, per il resto sono tre piani residenziali. Un tempo si chiamava villa Stary, realizzata a inizio Novecento. All’archivio storico del Comune ancora sono conservati, con estrema cura, i progetti originali e la villa viene citata nei volumi di storia dell’architettura cittadina.

I committenti, però, evidentemente hanno altri interessi. Giù la villa, su un condominio moderno, con un rincaro di volumetria, che passerebbe dagli attuali tremila ai futuri cinquemila metri cubi. Il progetto è firmato dall’architetto Walter Pichler, per conto dei proprietari, Hannes, Geltrude e Margarete Market.

Al di là del caso specifico, molti, a Gries e non solo, si chiedono come mai da anni a Bolzano non si metta più sotto tutela nulla. E allora viene in mente il Grieserhof, che fra breve verrà quasi totalmente demo-ricostruito: “Tanto non è tutelato”. «Sotto tutela ormai si mette soltanto qualche chiesa, qualche edificio sacro. Poco altro», commenta il consigliere verde e storico Hans Heiss. «Possibile che non si possa porre sotto tutela una simile testimonianza architettonica? Non sarebbe forse il caso di varare un programma di tutela cittadino, con la verifica sistematica di tutti gli edifici che sarebbe il caso di salvare?» Allo scopo, i Verdi hanno interpellato la giunta provinciale. I residenti, intanto, puntano tutto sulla tutela degli insiemi. Sarà difficile, ma ci si tenterà.

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