Incendio al Colle, aperta un’inchiesta

Distrutti 3 ettari di bosco vicino al «Bosco dei Bricconi». I testimoni: «Fuoco acceso da un giovane». Indaga la Forestale


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Per tutta la notte sul Colle abbiamo visto un’enorme palla di fuoco e diversi focolai che ci hanno anche fatto temere il peggio»: a parlare sono i (pochi) residenti della zona, che pur non essendo stati evacuati hanno iniziato a rasserenarsi solamente nel primo pomeriggio quando i 30 pompieri e l’elicottero della Helikos avevano gettato migliaia di litri d’acqua su una superficie di poco meno di 3 ettari andata distrutta nel rogo. «Le prime fiamme - spiegano i pompieri del corpo permanente e i volontari di Bolzano, Laives e del Colle, che hanno affrontato l’incendio da due diversi punti per evitare che si propagasse - sono state segnalate nel tardo pomeriggio di domenica e, complice il vento, gli ultimi focolai non potranno essere domati prima di oggi».

Un giovane ha acceso un fuoco. Di sicuro - e su questo sono tutti d’accordo - non si è trattato di autocombustione. Ci sono, infatti, alcune testimonianze concordanti in base alle quali un giovane che si era perso nei boschi impervi della zona avrebbe acceso un fuoco con l’obiettivo di essere avvistato e tratto in salvo. Sulla questione sta indagando la Forestale, che poi farà rapporto direttamente in Procura. C’è anche il rischio che il giovane possa essere chiamato in causa per il risarcimento dei danni, nell’ordine di diverse migliaia di euro.

In base alle prime informazioni raccolte non sembra, in ogni caso, che ci sia stato dolo. E questo potrebbe alleggerire la posizione dell’escursionista, che - sempre in base alle prime indicazioni - sarebbe altoatesino. «Stiamo indagando - si limita a commentare Martin Schöpf, direttore dell’Ispettorato Forestale Bolzano 1 - per cercare di capire come si sono svolti i fatti. Posso solo confermare che abbiamo raccolto diverse testimonianze che riteniamo interessanti e utili per accertare la verità in tempi brevi».

Una condotta di un chilometro. Fin dalle prime ore del mattino si sono attivati una trentina di soccorritori, che - con il supporto dell’elicottero - hanno cercato di circoscrivere la zona dell’intervento. «É stata realizzata una conduttura - spiega Hansjörg Elsler, dirigente addetto alle pubbliche relazioni dei pompieri del corpo permanente - di oltre un chilometro per portare acqua in quota da entrambi i lati. I volontari di Laives da una parte e quelli di Bolzano e del Colle dall’altra. Non ci è stato possibile intervenire di notte perché si tratta di un’area impervia e distante, per fortuna, dalle zone abitate. Ma fin dall’alba l’elicottero ha continuato ad andare avanti e indietro senza sosta».

«Ci avrebbe aiutato non poco - spiega Roland Meraner, dirigente del corpo permanente - un po’ di pioggia, ma per la notte è previsto invece vento in quota. Qui siamo tra gli 800 e i 1.200 metri. E ciò potrebbe contribuire a riattivare dei focolai. Di notte resterà una squadra a vigilare in caso di emergenza. Siamo pronti ad intervenire in ogni momento».

«Una linea di riserva è già stata predisposta - continua Schöpf - da La Costa-Seit fino al Colle. Geograficamente ci troviamo sopra al sentiero “Bosco dei Bricconi-Schelm Wald” e le prime abitazioni distano 5-600 metri. Non ci sono assolutamente timori per i residenti».

Stamattina si riparte alle 8. I soccorritori hanno già fissato per questa mattina alle 8 un nuovo vertice al Colle per fare il punto della situazione. L’impressione generale è che l’allarme sia destinato a rientrare non prima di qualche giorno. «La siccità del periodo - ammettono i soccorritori - ci ha reso il lavoro più complicato».

Per l’informativa della Forestale in Procura bisognerà attendere invece un paio di giorni. «Chiariremo tutto a tempo debito».

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