BOLZANO

Incendio alle Acciaierie di Bolzano, almeno un mese di stop alla produzione

I sindacalisti sono preoccupati: «La fonderia dovrà rimanere chiusa, ripercussioni sugli altri reparti»



BOLZANO. L’incendio delle Acciaierie ha spaventato molti bolzanini, ma anche da spento continua ad essere motivo di preoccupazione per chi lavora nello stabilimento.

Bolzano, incendio alle acciaierie nella notte: paura per un guasto elettrico Intervento di due ore da parte dei vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano

«Il turno di questa mattina (ieri, ndr) è stato rimandato a casa - spiega Giuseppe Pelella della Uilm/Uil - e c’è la concreta possibilità che l’area del forno rimanga chiusa almeno un mese. Domani mattina avremo un incontro con alcuni responsabili per capire esattamente quali sono le intenzioni dell’azienda. Il reparto interessato è quello dell’acciaieria e non il laminatoio». «Il rischio - gli fa eco Stefano Parrichini della Fiom/Cgil - è che uno stop prolungato si rifletta, a cascata, anche su tutti gli altri reparti. La fonderia, infatti, mette a disposizione la materia prima per tutte le lavorazioni successive. Ovviamente la quota di acciaio prodotto copre diverse settimane di lavoro, ma è chiaro che se il forno dovesse rimanere spento più di un mese, ci sarebbe una ripercussione a cascata sull’intero ciclo produttivo». I primi a rischiare, dunque, sono circa 50 dipendenti.

«Dai colloqui avuti con la dirigenza riteniamo che l’azienda chiederà una cassa integrazione di indirizzo, con specifico riferimento all’accaduto. Per ridurre al minimo le conseguenze, dovrebbero spostare alcuni operai in altri settori».

Il danno alla struttura, però, sembrerebbe piuttosto consistente. «Le squadre d’intervento si sono trovate davanti uno scenario molto complicato. I vigili del fuoco sono stati davvero bravi a limitare le conseguenze. Certo che quando vengono intaccati elementi importanti come il forno e l’impianto elettrico non è semplice ripristinare tutto velocemente».

Dopo la scomparsa della barretta radioattiva, ritrovata dopo oltre un mese di ricerche, questo è il secondo “incidente”.

«Si è trattato purtroppo - assicura Parrichini - di due imprevisti. Per quanto riguarda il forno i controlli sui materiali refrattari vengono eseguiti periodicamente e con attenzione, ben prima di raggiungere qualsiasi soglia di rischio». (a.c.)

 













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