«Inceneritore, ora i Comuni paghino»

Durnwalder: si erano impegnati a saldare 130 milioni. Spagnolli: prima la Provincia deve finanziarci il teleriscaldamento


di Davide Pasquali


BOLZANO. A pochi mesi dall’entrata in funzione - l’accensione progressiva verrà avviata a primavera 2013 - il nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud genera l’ennesimo scontro fra Provincia e Comuni, ormai ai ferri cortissimi: manca ancora chiarezza su gestione, proprietà, finanziamenti.

La giunta provinciale ieri ha fatto il punto sulle questioni ancora aperte. L'obiettivo è definito: «Dobbiamo cercare una soluzione condivisa tra Provincia, Bolzano e Comuni nell'interesse dei cittadini», ha spiegato Durnwalder. In origine, l'accordo tra Provincia e Comuni era chiaro, sostiene il presidente della giunta: la Provincia avrebbe realizzato l'impianto su incarico dei Comuni, impossibilitati a garantire i 130 milioni di euro necessari. Una volta costruito, l’inceneritore sarebbe stato rilevato dai Comuni, che avrebbero provveduto ad ammortizzare i costi di costruzione. «Ma oggi si ha l'impressione che l'interesse dei Comuni a subentrare nell'infrastruttura sia svanito, quando invece è il momento di muoversi per garantire il suo funzionamento tra un anno».

Una volta assunte le loro responsabilità, «i Comuni poi decideranno come intendono gestire l’impianto, se in proprio o attraverso una gara».

La giunta provinciale non esclude nemmeno l'ipotesi di dare la struttura in affitto ai Comuni, con un canone che tenga contro sia dell’ammortamento del mutuo di costruzione sia degli interessi.

Per chiarire i diversi aspetti sempre la giunta ha incaricato un gruppo di esperti composto dal direttore del dipartimento provinciale lavori pubblici Josef March, dal direttore dell'Appa Flavio Ruffini e da Stephan Beikircher dell’Avvocatura. Assieme al presidente del Consorzio dei Comuni, Arno Kompatscher, sono chiamati a elaborare entro il 15 settembre una bozza di accordo che faccia chiarezza su tutti i nodi ancora da sciogliere, ossia modelli di gestione e finanziamento, proprietà, utilizzo del calore prodotto dal termovalorizzatore per l'ospedale e per il rione di Firmian.

Proprio qui sta il nodo dell’intera questione: chi finanzierà il teleriscaldamento? Per trovare una strategia comune, il presidente del Consorzio, Kompatscher, ha istituito un suo gruppo di lavoro con Bolzano, Ecocenter, Comuni e Comprensori: «Per trattare con la Provincia dobbiamo avere una strategia comune. La Provincia altrimenti ha gioco facile, col solito divide et impera». Il vicesindaco di Bolzano, Ladinser, sbotta: «La Provincia finanzia tutto quasi in toto, ad esempio le scuole, non si capisce perché non lo faccia se c’è di mezzo l’ambiente».

Spiega in dettaglio il sindaco Luigi Spagnolli: «Quando Durnwalder pretende soldi dai Comuni, sa che poi i Comuni quei soldi li prendono dalle tasche dei cittadini con le tariffe. Il problema è che se vogliamo tenere le tariffe basse, dipende esclusivamente dalla Provincia: perché Ecocenter, che è in maggioranza dei Comuni, è pronta a rilevare la proprietà dell'inceneritore (come lui chiede), ma è la Provincia che ha ridotto il finanziamento per l'ospedale, dove è compreso anche il collegamento per il teleriscaldamento, ed è sempre la Provincia che non ha finora deciso, e chissà se lo farà, di finanziare per il 30% la costruzione della rete del teleriscaldamento di Bolzano, dopo averlo fatto in diversi altri Comuni. Se la Provincia finanzia l'ospedale come era previsto, e finanzia la rete di teleriscaldamento come sarebbe equo, le tariffe non solo le manteniamo, ma le abbassiamo pure. E l'inceneritore ce lo prendiamo, senza problemi. Ma tutto questo dipende dal presidente, non dai Comuni».

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