Investita e resa invalida, avrà un milione 

Super risarcimento riconosciuto dal tribunale di Bolzano ad un’anziana travolta da un’auto pirata



BOLZANO. Oltre un milione di euro. Questa l’entità del risarcimento che UnipolSai Assicurazioni dovrà rifondere ad una donna altoatesina di 83 anni, e ai suoi tre figli. La sentenza del Tribunale civile di Bolzano pone fine all’iter giudiziario conseguente al grave incidente stradale accaduto nel pomeriggio del 22 novembre 2012 a Merano. L’anziana fu investita e gravemente ferita (mentre attraversava sulle strisce pedonali) da un’automobile dileguatasi senza prestare soccorso, facendo perdere le proprie tracce.La dinamica del sinistro è apparsa subito chiara, con la colpa esclusiva del conducente dell’automobile. Non è stato però possibile rintracciare il colpevole né tramite le telecamere presenti in zona né tramite i testimoni oculari, preoccupatisi dopo il tremendo impatto di soccorrere la vittima ma purtroppo non di segnarsi modello e targa del veicolo investitore.

Gravissime le lesioni riportate dalla vittima, rimasta invalida al 90%, e pesanti anche le conseguenze che un incidente del genere ha comportato nella sua famiglia: queste le motivazioni per cui il giudice Julia Dorfmann ha condannato UnipolSai, nella sua qualità di impresa designata per la gestione del Fondo di garanzia vittime della strada (e difesa dall’avvocato a Beccara di Trento) a rifondere ben più dei 30.000 euro inizialmente corrisposti. La famiglia della vittima, assistita da “Giesse Risarcimento Danni”, gruppo specializzato nel risarcimento di incidenti stradali con sedi anche a Bolzano e Trento, ha evidenziato in sede processuale le gravi conseguenze derivate dall’incidente, non solo per quanto riguarda le pesanti ripercussioni fisiche subite dalla vittima, ma anche per i grossi danni economici e morali causati da un evento del genere ai famigliari: non solo il costo di cure e ricoveri, quindi, ma anche tutti i cambi radicali nelle abitudini di vita della famiglia che si sono resi necessari in seguito all’invalidità dell’anziana investita.

La sentenza, dunque, rende giustizia sia alla vittima che ai suoi familiari».

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