«Io, pendolare, con l’autobus impiego il triplo del tempo»
Scrivo questa lettera in quanto sono uno dei tanti pendolari dell’Oltradige che assediano la città di Bolzano (abito a Caldaro) per motivi di lavoro. Negli ultimi mesi mi sto impegnando per dare il...
Scrivo questa lettera in quanto sono uno dei tanti pendolari dell’Oltradige che assediano la città di Bolzano (abito a Caldaro) per motivi di lavoro. Negli ultimi mesi mi sto impegnando per dare il mio piccolo contributo alla soluzione dei problemi di traffico, inquinamento ecc. ecc.
Faccio presente che lavoro in zona Industriale e partendo con la macchina alle 7:15 circa di mattina, in genere impiego una ventina di minuti per arrivare al lavoro.
In autobus, uscendo di casa alle 7:00 ci impiego 50 minuti (tragitto a piedi e tempi di attesa degli autobus compresi), non tantissimo in termini assoluti, ma comunque 3 volte rispetto a quando utilizzo la macchina.
Oltre alle varie proposte che sono già in cantiere (parcheggi in periferia, completamento delle corsie preferenziali, semafori per dare la precedenza agli autobus), ne ho un paio da aggiungere e che non ho visto nei Vostri articoli: parcheggi per le biciclette a Bolzano in prossimità delle fermate degli autobus (non solo in Stazione e sperando che di notte nessuno se la porti via) e un paio di corse di autobus alla mattina che arrivino direttamente in Zona Industriale, viste le innumerevoli Aziende (e quindi lavoratori) presenti nella zona.
E comunque per favore chiedo al Sindaco di finirla di dare la colpa SOLO ai pendolari. Il famoso venerdì nero di qualche settimana fa, in cui si è intasata la zona Industriale di Bolzano, era colpa di un serie di circostanze (pioggia, turisti, bolzanini) e in minima parte dei pendolari, visto che appena uscito dall’arginale, verso Appiano-Caldaro la situazione era tranquilla.
Spero inoltre che le restrizioni che il Sindaco ha in mente siano attivate solo quando tutti i cantieri/proposte di cui sopra saranno pienamente operativi.
Massimo Alemi
Caldaro