Ippodromo, per l’apertura una corsa contro il tempo

La scaletta di Martone: entro domani il contratto in Comune, poi subito a Roma «Nessuno può permettersi ritardi, si rischia di mandare tutto alle ortiche»



MERANO. Con il decreto del tribunale, firmato giovedì, un'altra tessera del puzzle è stata incastrata e il traguardo si è avvicinato. Ma bisogna ancora correre, e anche forsennatamente perché i tempi per l'apertura dell'ippodromo non permettono di perdere neanche un minuto. Nel vero senso della parola. Gianni Martone, vertice della Merano Galoppo, se da una parte esprime soddisfazione per l'ok all’operazione giunta dal collegio di giudici del tribunale fallimentare di Bolzano che di fatto dà il via libera per l'affidamento dell’impianto alla nuova società, dall’altra esterna viva preoccupazione relativamente alla tempistica. La tabella di marcia per aprire nella data prevista, lunedì di Pentecoste (20 maggio), è necessariamente a tappe forzate, e Martone le ha pure messe in fila sulla pagina “Pro Maia” di Facebook, affinché tutti possano rendersi conto che anche un minimo ritardo metterebbe a rischio la giornata inaugurale con chissà quali ripercussioni sulla stagione stessa, che a quel punto tornerebbe a essere messa in discussione. Anche perché sono necessari passaggi imprescindibili a Roma, dove il governo dell'ippica sta vivendo una fase travagliata e il contesto è a dir poco complesso.

Intanto il primo passo spetta al Comune. La scaletta illustrata da Martone non consente né esitazioni né perdite di tempo. Entro domani devono essere risolte le pratiche in municipio, vale a dire la modifica e la sottoscrizione degli accordi a suo tempo firmati e poi bloccati dal tribunale, in modo da formalizzare il “divorzio” tra Merano Maia e Comune e contestualmente concludere il contratto di affidamento dell'ippodromo (per quest'anno) alla Merano Galoppo. Il giorno successivo, martedì 14 maggio, viaggio a Roma al ministero delle Politiche agricole (nel quale è confluito l'ex Unire-Assi) per la volturazione della convenzione fra ente centrale e società di gestione dell'ippodromo: decreto e firma dovranno avvenire entro giovedì 16. Quindi entro venerdì 17, sempre nella capitale, a convenzione acquisita la Merano Galoppo dovrà ottenere l’autorizzazione per le scommesse da Aams (Monopoli di Stato). «La tabella di marcia deve essere rispettata – dice Martone – pena mandare alle ortiche tutto quanto raggiunto finora dalle parti con incredibile fatica. È noto a tutti quanto sia stato complicato creare i presupposti per aprire l'ippodromo e rendere possibile lo svolgimento delle corse, rimango ottimista però torno a rimarcare che sui tempi non si può sgarrare nemmeno di una virgola. Se solo uno fra Comune, Ministero e Aams non dovesse rispettare la tempistica, la giornata del 20 maggio salterebbe e a quel punto sarebbero a rischio anche le garanzie ottenute per l'intera stagione».

Poi c'è un altro piano sul quale si dovrà lavorare a ritmi altissimi: quello della messa a punto di tutta la macchina che agisce alle spalle di una giornata di corse. Giusto per fare qualche esempio, dovranno essere concretizzati gli accordi con tutto il personale (addetti alla raccolta scommesse, maschere etc.), dovrà essere verificato il corretto funzionamento della rete di trasmissione dati, così come quello del sistema di riprese televisive. Tempo, una settimana. E una settimana vola.

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