IL PROGETTO 

Kompatscher rilancia la A22 in galleria 

BOLZANO. Lo spostamento dell’A22 in galleria nel territorio di Bolzano si farà. Lo ha ribadito ieri il presidente Arno Kompatscher. Il progetto, ha detto, fa parte del piano degli investimenti legato...



BOLZANO. Lo spostamento dell’A22 in galleria nel territorio di Bolzano si farà. Lo ha ribadito ieri il presidente Arno Kompatscher. Il progetto, ha detto, fa parte del piano degli investimenti legato al rinnovo della concessione dell’A22: se arriverà il rinnovo trentennale alla futura società in house dei soci pubblici, allora ci sarà anche il tunnel di Bolzano. È prevista oggi al ministero delle Infrastrutture una nuova riunione tecnica sulla concessione. «Speriamo di avere una bozza di accordo nel giro di poche settimane», anticipa Kompatscher. Un governo meno amico delle autonomie potrebbe azzerare tutto e mettere a gara la concessione? «Il rinnovo a una società in house dei soci pubblici è previsto dalla legge di stabilità», risponde Kompatscher. Una legge può essere modificata dal Parlamento. «Sì, e c’è chi può difendersi con una causa per eventuali danni», lascia intendere Kompatscher. Il tunnel dell’A22 fa parte del piano degli investimenti da 4 miliardi che è stato inviato a Roma per la valutazione del Cipe, informa il presidente: «Tra i progetti inseriti c’è la terza corsia a sud di Verona e la terza corsia dinamica da Verona a Bolzano nord. È importante specificare Bolzano nord, perché lì entra anche l’operazione di spostamento del tracciato». Il piano ha ricevuto il via libera di tutti i soci, sottolinea Kompatscher, «ed è un successo, perché non era scontato che gli soci accettassero un piano che prevede la maggior parte degli investimenti nel nostro territorio». Report (Rai 3) ha dedicato domenica una lunga inchiesta al sistema delle autostrade in Italia. È stato esaminato anche il caso dell’A22, con la prospettiva di rinnovo della concessione senza gara e le nomine negli organismi legate al mondo della politica. Intervistati, tra gli altri, Kompatscher, Ugo Rossi, il presidente Luigi Olivieri, Hans Heiss, Lucio Malan e Karl Zeller. «Alla fine è venuto fuori che il modello in house è la migliore soluzione per il territorio lungo l'Autostrada del Brennero», commenta Kompatscher, che a Report ha dichiarato, «Eventuali soci privati pagherebbero allo Stato il medesimo costo di concessione, ma effettuerebbero meno interventi sui territori, perché l’obiettivo primario sarebbe realizzare utili».















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