La giunta

Kompatscher, super-assessore con un budget da 4,5 miliardi  

Dello Sbarba: «Il governatore avrà a disposizione il 70% del bilancio: non è né sano né saggio». Governo senza Widmann: dopo Pasqua il presidente concorderà con la maggioranza la proposta da portare in consiglio



BOLZANO. Dopo che il “parlamentino” della Svp ha decretato l’estromissione dalla giunta provinciale di Thomas Widmann, al quale il 29 marzo il presidente Arno Kompatscher - dopo la pubblicazione delle intercettazioni sullo scandalo Sad - aveva revocato le deleghe su sanità, banda larga e cooperative, tocca ora al governatore andare in consiglio provinciale con la proposta della nuova giunta ridotta da nove a otto membri. Questo, realisticamente, dovrebbe avvenire entro la fine mese o al massimo all’inizio di maggio. Widmann, che ha contestato la decisione del partito e non si è dimesso, per la prima volta non ha partecipato alla riunione di giunta.

«Ma prima di andare in aula - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher - dovremo riunirci con la maggioranza per concordare in modo formale la proposta che faremo. Assieme vedremo come andare avanti con la distribuzione delle deleghe». Il nodo principale è rappresentato dalla sanità, competenza che il governatore sta gestendo in prima persona da un paio di settimane. Ed è praticamente certo che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, continuerà a farlo fino alla fine della legislatura, nell’autunno del 2023. Forse affiancato da un super-esperto che andrebbe ad aggiungersi all’attuale squadra di direttori di dipartimento, di ripartizione e al direttore generale dell’Asl.

È un fatto che la sanità una delle competenze più delicate e complesse; ci sono una serie di problematiche aperte e di progetti da attuare: questo spiega perché nessuno in giunta vuole quella competenza.

«Non vedo perché - ripete da giorni l’assessora Waltraud Deeg - dovrei prenderla io che ho disegni di legge e progetti in ambito sociale e di edilizia agevolata che voglio terminare prima della fine della legislatura. Ci sono ottimi colleghi in giunta che possono benissimo farsene carico. Altrimenti, lo farà il presidente che, nel 2018, aveva detto che la competenza sulla sanità l’avrebbe tenuta lui. Poi l’ha data a Widmann e adesso gliela ha tolta».

La sanità andrebbe dunque ad aggiungersi alle competenze che il presidente ha già: finanze, personale, relazioni estere, Europa, Comuni, tecnologie informatiche, università, ricerca e innovazione, musei, sport. Kompatscher diventa un “super-assessore” e avrà a disposizione 4,5 miliardi su 6,5: significa il 70% del bilancio provinciale. «Questo - commenta il consigliere verde Riccardo Dello Sbarba - non è saggio e nemmeno sano». Con il ridimensionamento della giunta, “si pensa - sostiene Dello Sbarba - di risolvere il conflitto all'interno del più grande partito di governo”.

«Noi non ci crediamo. Forse, per il momento, attenuerà un po’ la lotta di potere tra le singole fazioni all’interno della Svp. Gli intrecci tra la Svp e le lobby potenti e gli imprenditori con la loro influenza sulle decisioni politiche della Provincia continueranno ininterrotti e indisturbati. E questo è quello che si vuole». Per quanto riguard poi il voto in consiglio della nuova giunta in formato ridotto, il consigliere di opposizione avverte: «Noi del gruppo Verde in consiglio provinciale non appoggeremo questa via».

Per approvare la riduzione del numero degli assessori è necessaria la maggioranza assoluta dei consiglieri provinciali nelle prime due votazioni: significa 18 voti. La Svp può contare su una maggioranza risicata: ha 15 consiglieri, ma non è affatto detto che Widmann approvi una giunta senza di lui; poi ci sono i tre consiglieri leghisti e il consigliere di Forza Italia, Carlo Vettori, che in genere vota con la maggioranza, però non si può dare nulla per scontato. Tuttavia Kompatscher, come l’Obmann Philipp Achammer, non ha dubbi: «Avremo la maggioranza assoluta». A.M.













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