Kurz contro Roma: attacco all’Autonomia 

Il cancelliere austriaco protesta per la legge sulla riduzione dei senatori: «L’Italia rispetti l’Accordo di Parigi»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Vienna non molla la presa sulla legge taglia-senatori. Ieri è arrivato a sorpresa un attacco durissimo di Sebastian Kurz. Il cancelliere parla di «attacco all’autonomia». E lo fa mentre è ormai definito il programma di giunta tra Svp e Lega.

Non sembra essere stata sufficiente dunque la promessa modifica al disegno di legge costituzionale per ripristinare la procedura dell’intesa. La soluzione verrà presentata sabato alla Svp dal senatore Roberto Calderoli (Lega), relatore del disegno di legge costituzionale, atteso a Bolzano.

Kurz è intervenuto sulla vicenda rispondendo a una domanda, come ha riferito ieri il sito della Tiroler Tageszeitung, che ha anticipato uno stralcio dell’intervista pubblicata sull’edizione di oggi.

Il cancelliere prende posizione dopo la nota di protesta firmata la scorsa settimana dalla ministra degli Esteri Karin Kneissl.

Secondo Kurz, la proposta per la riforma del Senato, che comporterebbe una riduzione da tre a due senatori altoatesini, rappresenta «un attacco all’autonomia altoatesina». Nonostante l’Austria ricopra la funzione tutrice per l’Alto Adige, sottolinea Kurz, «non è stata informata da Roma». Quindi l’attacco al governo italiano, cui viene chiesto il rispetto degli accordi internazionali. «Valutiamo il comportamento di Roma in modo molto critico e rivendichiamo dall’Italia il rispetto dell’Accordo di Parigi», così conclude Kurz.

Dall’inizio il tema non è il taglio di senatori e di deputati previsto per l’Alto Adige come per il resto d’Italia. Il presidente Arno Kompatscher e l’Obmann Philipp Achammer hanno contestato il mancato coinvolgimento della Provincia e dell’Austria sul tema del Senato. Così aveva spiegato Kompatscher: «È una grave violazione della nostra autonomia, in quanto va contro la suddivisione dei collegi senatoriali all’interno della Provincia di Bolzano prevista con legge in attuazione della misura 111 del Pacchetto, una misura che fu un passaggio importante per arrivare alla quietanza liberatoria da parte dell’Austria». Il presidente provinciale aveva dunque avvertito Kurz, che adesso prende la parola. La protesta del cancelliere colpisce Roma e interviene anche nella battaglia interna alla Svp. La parte di partito più favorevole all’accordo con la Lega aveva considerato eccessiva la reazione di Kompatscher. E giovedì l’ex Obmann Siegfried Brugger è stato sferzante: «Fuori luogo la richiesta di intervento per una proposta di legge che avrà quattro letture. Dobbiamo agire con quei canali solo in caso di necessità. Abbiamo sempre avuto una nostra forza nel trattare a Roma».

Calderoli nell’intervista in questa pagina difende il proprio operato, pur confermando la proposta di modifica.

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