L’amica: «Benno non veniva mai da me in auto, ma in bus o in treno» 

Le indagini forse ad una svolta. La fidanzata ha rivelato che il giovane solo la sera del 4 gennaio si presentò  con l’auto dei genitori. Poteva prenderla solo con il loro permesso. La difesa pronta a chiedere l’incidente probatorio



Bolzano. Il comportamento di benno neumair la sera della scomparsa nel nulla dei suoi genitori sta alimentando in maniera decisiva la ridda di ipotesi e di sospetti nei confronti del giovane finito sul registro degli indagati per duplice omicidio e occultamento di cadavere. uno degli ultimi tasselli è stato fornito dall’amica con cui il figlio della coppia scomparsa ha trascorso la notte del 4 gennaio scorso, nella sua casa di ora.

La ragazza ha costituito per diversi giorni l’alibi di ferro di benno.

Ai carabinieri pochi giorni dopo la scomparsa di peter neumair e di laura perselli, la giovane confermò che il ragazzo indagato aveva trascorso da lei la notte ma ora ha fornito agli inquirenti un altro particolare importante. solitamente quando andava a trovare la sua ragazza (una commessa di origini argentine) benno neumair era solito spostarsi con i mezzi pubblici, usando il bus o il treno.

La sera del 4 gennaio, invece, per la prima volta benno raggiunse la casa dell’amica utilizzando la volvo familiare v70 colore grigio scuro di proprietà dei genitori.

Per usare quell’auto benno doveva in ogni occasione chiedere il permesso al padre e alla madre e solitamente preferiva essere autonomo. quella sera, invece, prese l’auto e prima di raggiungere ora si sarebbe fermato una quarantina di minuti nei pressi del laghetto dell’associazione pescatori vicino all’inceneritore a sud della città in una zona totalmente isolata. agli inquirenti avrebbe detto di aver voluto rilassarsi ascoltando musica e fumando uno “spinello” in una zona che gli ricordava gli anni della sua adolescenza. per raggiungere quella zona è necessario utilizzare un ponte sulle cui ringhiere gli investigatori scientifici hanno rilevato la presenza di due gocce di sangue che ora le analisi del ris avrebbero confermato appartenere a peter neumair.

Si tratta ovviamente di una traccia che rischia di diventare pesantissima, sotto il profilo processuale, per il giovane indagato.

Gli avvocati difensori sembrano però tranquilli posto che in casa della fidanzata ad ora gli inquirenti non avrebbe riscontrato alcuna traccia ematica sospetta. come avrebbe potuto benno trasportare sino alla ringhiera due salme sanguinanti senza rimanere, neppur in maniera minimale, sporco di sangue? nel frattempo gli inquirenti cercano nuovi elementi per ricostruire nel dettaglio la serata del dramma.

L’altro giorno i carabinieri hanno sequestrato all’indagato il suo telefono cellulare e per lunedì mattina è già stata disposta un’udienza per il conferimento ad un consulente tecnico della copia forense dell’apparecchio.

Gli inquirenti avranno dunque la possibilità di estrapolare tutte le telefonate e messaggi contenuti nella memoria ma anche di verificare eventuali contatti sul web con siti che potrebbero risultare compromettenti nell’ambito della presunta pianificazione di duplice omicidio e occultamento di cadavere.

La contromossa della difesa è già pronta (anche se non ancora decisa). gli avvocati angelo polo e flavia moccia potrebbero infatti chiedere di procedere con incidente probatorIo per ottenere maggiori garanzie per l’indagato.

Una decisione di questo tipo, infatti, avrebbe come conseguenza il congelamento dell’attività di riscontro scientifico dei ris. a quel punto, infatti, il giudice delle indagini preliminari dovrebbe nominare un proprio perito (in posizione di terzietà) con i ris relegati ad un ruolo di consulenza e con gli avvocati difensori in grado di nominare un proprio consulente per assistere ad ogni verifica scientifica.

La conferma giunta ieri che le gocce di sangue rilevate al ponte di vadena appartengono al padre dell’indagato ha indotto gli inquirenti a programmare la ripresa immediata delle ricerche delle salme nel fiume adige.

Gli inquirenti sono dunque sempre più convinti che i corpi privi di vita di peter neumair e laura perselli siano stati gettati nel fiume.

Nel frattempo l’indagato ha deciso di sospendere l’attività lavorativa in qualità di insegnante di matematica. benno appare estremamente provato ed in stato di shock.

Ha dunque preferito assentarsi da scuola giustificando la propria assenza con un certificato medico. il giovane insegnante rischia però sempre più concretamente di essere colpito nelle prossime ore da un provvedimento cautelare della magistratura. MA.BE.

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