L’Asl compra 5.500 visite dalle cliniche

Definito il contingente 2013 per abbattere le liste di attesa negli ospedali. Il deficit 2011 sfonda quota 235 milioni di euro


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Visite specialistiche nel Compresorio sanitario di Bolzano ed all'ospedale San Maurizio in particolare: il tallone d'Achille della sanità bolzanina considerato che le liste d'attesa restano sempre piuttosto lunghe tanto da far correre ai ripari l'assessore alla sanità Richard Theiner.

Dopo aver fissato in un massimo di sessanta giorni l'attesa dei pazienti per le visite specialistiche non urgenti e aver stabilito, in caso contrario, la possibilità di un rimborso di 50 euro per ogni visita quando il cittadino è costretto a rivolgersi ad un privato, ora si torna infatti all'acquisto di interi pacchetti di visite specialistiche presso le cliniche private. Ben 5.500 nel prossimo anno.

Dopo aver già sperimentato positivamente questa formula nei mesi scorsi infatti ora l'Azienda sanitaria si appresta a rinnovare le convenzioni con almeno quattro delle strutture sanitarie private presenti sul territorio per tentare di accelerare lo smaltimento delle liste d'attesa.

In particolare con il prossimo febbraio – se tutte le approvazioni previste troveranno un positivo via libera – scatterà la possibilità di effettuare ben 1.500 visite specialistiche in fisiatria negli ambulatori della clinica Martinsbrunn di Merano (e sarà probabilmente l'unica senza soluzione di continuità con la precedente convenzione) al costo previsto di 73,80 euro all'ora, mentre un pacchetto di mille visite in oculistica sono state previste alla clinica Villa Sant'Anna, sempre di Merano, a 75 euro l'ora.

Ma queste non saranno le uniche possibilità previste: anche in altri due ambiti dove maggiormente pesa il carico delle liste d'attesa stanno per essere rinnovate delle convenzioni: in particolare per dermatologia verrano rese possibili 1.500 visite specialistiche alla Marienklinik di Bolzano, questa volta a 69 euro l'ora; infine un ulteriore pacchetto di visite è previsto per reumatologia alla clinica Villa Sant'Anna di Merano a 68,99 euro l'ora.

Una soluzione questa delle convenzioni per le visite specialistiche che va in controtendenza rispetto ai piani previsti per il taglio dei posti letto nelle strutture private: sembra infatti – anche se la stesura definitiva è ancora in corso – che la scure si abbatterà pesantemente sulla maggior parte delle cliniche (l'unica che si salverebbe sarebbe il Salus Center di Tesimo) con il taglio di decine di posti in particolare nel comparto riabilitazione per lasciare evidentemente più “ossigeno” al nuovissimo reparto di riabilitazione neurologica che con gennaio verrà aperto all'ospedale di Vipiteno sotto la direzione del professor Leopold Saltuari.

Struttura che, come si ricorderà, ha già visto oltre due milioni di euro investiti per ristrutturare il reparto e l'ampliamento della pianta organica del Comprensorio sanitario di Bressanone, dal quale dipende, di ben 50 unità che saranno poi tagliate gravando ancora una volta in particolare su Bolzano che perderà 25 posti in organico, mentre Merano dovrà tagliarne invece 13; Brunico e Bressanone ne perderanno invece solo 6 a testa.

Insomma pare una rincorsa contro il tempo per tamponare una situazione assai pesante che di mese in mese si aggrava e sulla quale è destinato a pesare ben presto anche il piano del taglio dei circa 300 posti letto – da attuare con la soppressione di intere strutture complesse, ovvero reparti – all'interno delle sette strutture ospedaliere altoatesine.

Il tutto mentre i conti dell'Azienda sanitaria unica non migliorano: stando ai dati pubblicati dal ministero della Sanità infatti nel quarto trimestre 2011 il “buco” della sanità altoatesina era di 235,399 milioni di euro (quello dell'analoga struttura del Trentino era di poco inferiore attestandosi sui 228,433 milioni di euro).

Per Bolzano tuttavia non è una novità anche se il dato è sicuramente inferiore a quello del 2007 (261,515 milioni) e del 2008 (262,926 milioni di euro), ma nettamente superiore a quello del 2009 quando scese a 185,596 milioni per risalire poi di nuovo nel 2010 a 229,895 milioni.

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