L'esperto: quella scia notturna era un "bolide"
L'astrofisico Gianluca Masi: si può parlare di meteorite solo quando si trova un frammento a terra ma in questo caso non è stato trovato niente
BOLZANO. Non un vero e proprio meteorite, ma "solo" un bolide, ossia una meteora più luminosa del solito. Lo ha detto all'Ansa, l'astrofisico Gianluca Masi responsabile del Virtual Telescope. «Si può parlare di meteorite - ha aggiunto - solo quando si trova un frammento a terra ma in questo caso non è stato trovato niente».
Una telecamera installata a Cuneo dal network Italian meteor and Tle Network, che ha l'obiettivo di monitorare le meteore, ha proseguito Masi, ha documentato la scia luminosa del bolide. «Per quanto spettacolari i bolidi sono ordinari e ben noti», ha osservato Masi.
Sono causati «dall'impatto con l'atmosfera di un frammento di polvere interplanetaria, un pò più grande di quelli che causano le meteore o stelle cadenti». Le dimensioni dei frammenti che danno origine ai bolidi «sono simili a quelle di un sassolino, mentre le meteore sono causate da frammenti grandi quanto un granello di sabbia».
La scia luminosa pare sia stata associata anche a un boato: «niente di sorprendente - ha rilevato l'astrofisico - il rumore è associato ai bolidi, perché è causato dall'onda d'urto generata in atmosfera dal frammento».
Tra il Veneto e l'Emilia, alle 23.14, è stato avvertito anche un boato. Segnalazioni sono arrivate, oltre che dall'Alto Adige e dal Trentino, anche dalle province di Padova, Reggio Emilia, Rovigo, Ferrara e Bologna.