L'ex moglie prende i figli e scappa all'estero

Il dramma di un papà bolzanino: la fuga coi bambini nonostante il divieto di espatrio del giudice


Riccardo Valletti


BOLZANO. Lo chiameremo Marco, perché la storia di questo giovane papà bolzanino è una di quelle in cui s'impone l'anonimato per la tutela dei minori coinvolti, ma lui vorrebbe gridarla a squarciagola, tanto è assurdo quello che gli è capitato. La sua compagna di origini austriache, quindici anni di felice convivenza e due figli bellissimi, una mattina di metà ottobre dello scorso anno è partita coi bambini per andare in visita dai suoi genitori in Austria e non li ha più portati indietro.

Una storia triste, di separazioni strazianti e bambini strattonati, ma non è questo a renderla speciale. Prima che tutto ciò accadesse, Marco aveva cercato di tutelarsi dalla possibile sottrazione dei suoi bambini seguendo scrupolosamente tutte le procedure di legge: lettera dell'avvocato e decreto del giudice; ma il giudice li ha affidati comunque alla mamma. Marco non li ha più visti dal giorno della loro partenza.

«È stato come un incubo che si materializza sotto i tuoi occhi - racconta il padre defraudato - io sospettavo da qualche tempo che le potesse balenare l'idea di portali via, perché a settembre era partita per l'Austria e in seguito seppi che si era vista con un uomo». Il bel rapporto di un tempo era in picchiata da qualche mese, e già da agosto la frattura tra i due si era fatta irreparabile. «All'inizio si lamentava perché lavoravo troppo - racconta ancora incredulo Marco - ma lei spendeva tutto quello che guadagnavo e non si poneva nessun limite, i soldi in casa non erano mai sufficienti».

Marco teme il peggio e si rivolge all'Asdi, l'associazione separati e divorziati di Elio Cirimbelli, che consiglia l'intervento di un avvocato; l'8 ottobre ottiene un ricorso in tribunale secondo l'articolo 700, vale a dire un decreto d'urgenza che impedisca al coniuge di espatriare con la prole, ma il 15 dello stesso mese sua moglie parte alla volta dell'Austria.

«Quel giorno ero fuori per lavoro, e quando sono tornato a casa erano già partiti - racconta Marco - quando sono riuscito a contattarli lei mi ha risposto che erano in visita dai nonni e che sarebbero tornati la domenica successiva». Tutte menzogne. «Invece di riportarmeli a casa, dopo qualche giorno è tornata con quattro gorilla che mi hanno smontato l'appartamento arraffando tutto quello che trovavano, hanno portato via tutte le sue cose e rubato buona parte delle mie, sotto i miei occhi impotenti». Convocata in Tribunale in seguito alla denuncia ai Carabinieri, la compagna di Marco non si presenta all'udienza.

«Ho preteso che mi restituisse i bambini, lei poi avrebbe potuto andare dove voleva, ho dimostrato che avevo la possibilità e i mezzi per occuparmi di loro, che avevo un ottimo rapporto con entrambi; la loro vita è qui, nella loro scuola e in casa, qui hanno anche i nonni paterni». Niente da fare,"per eivitare ulteriori traumi ai minori", si legge nel decreto, "si dispone l'affido condiviso con residenza presso la madre", sarà Marco a dover andare in Austria per vederli.

«Con questa sentenza - commenta Elio Cirimbelli - si apre uno squarcio nelle norme a tutela della potestà genitoriale e si legittima a posteriori la sottrazione della prole». Inutile dire che Marco ha già presentato ricorso al decreto. «Si corre il rischio - prosegue il direttore Asdi - di creare un precedente per cui una volta sottratti illegalmente i figli possono restare dove sono». Secondo quando stabilito, i piccoli sarebbero dovuti rientrare per trascorrere le vacanze di Natale col papà, ma Marco non li ha visti.

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