Bolzano

L'invito del vescovo per il Venerdì Santo: «Guardiamo Gesù crocifisso nelle ferite della storia»

Nella sua omelia Muser ha ricordato le notizie e le immagini di guerra e miseria  con cui ci confrontiamo ogni giorno: da quelle tragiche provenienti dall'Ucraina e da Gaza alle sofferenze nella nostra società



BOLZANO. «In tutte le ferite della storia e del presente, cerchiamo la vicinanza di Gesù ferito sulla croce per permettergli di guarirci»: è un passaggio dell'omelia del vescovo Ivo Muser che oggi. Venerdì Santo, ha celebrato la Passione del Signore nel Duomo di Bolzano.

Nella sua omelia il vescovo ha ricordato le notizie e le immagini di guerra, miseria e dolore con cui ci confrontiamo ogni giorno: da quelle tragiche provenienti dall'Ucraina e da Gaza alle sofferenze nella nostra società.

«C'è ancora una mentalità arrogante del “noi siamo noi”, un nazionalismo presuntuoso, un populismo a buon mercato, un odioso antisemitismo, un terrorismo disumano. Le persone in tutto il mondo sono ancora discriminate, perseguitate e persino uccise a causa del loro credo religioso, soprattutto i cristiani.»

Da qui l'invito del vescovo nel Venerdì Santo: «Guardiamo Gesù sulla croce, ferito a morte. Consapevolmente non distogliamo lo sguardo, anzi, rendiamo l'effetto della vista ancora più forte scoprendo deliberatamente la croce velata. Guardiamo Gesù crocifisso: in tutte le ferite della storia e del presente, cerchiamo la vicinanza di Gesù ferito per lasciarci guarire da lui.» 













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