Edilizia popolare

L’Ipes azzera gli alloggi vuoti: «Ne risaniamo 1.800 in 3 anni» 

La presidente Francesca Tosolini: «Programma impegnativo, spenderemo più di 20 milioni di euro». Gli appartamenti in corso di risanamento sono circa 300, a cui aggiungere le riqualificazioni energetiche di interi edifici


Valeria Frangipane


BOLZANO. «Ogni anno gli inquilini liberano per svariati motivi circa 400 alloggi che si aggiungono a quelli non sfruttati nel corso degli anni per mancate ristrutturazioni. A inizio 2021 abbiamo deciso di incrementare gli investimenti destinati al risanamento con l’obiettivo di azzerare gli alloggi inutilizzati. Stiamo facendo di tutto per sistemarli e poterli riconsegnare il prima possibile a chi è in attesa. Al momento su Bolzano ci sono 1.141 persone in graduatoria. Che attendono una casa».

Francesca Tosolini - presidente dell’Ipes - l’Istituto per l’edilizia agevolata che vanta un patrimonio di 16.438 alloggi in tutto l’Alto Adige, 6.497 su Bolzano - descrive un programma ambizioso ed impegnativo.

«Si chiama “operazione 600”. Sono gli appartamenti che abbiamo deciso di risanare all’anno - per tre anni - dal 2021 al 2023 per un totale di 1.800 ed una spesa complessiva - con ricadute economiche importanti - che supera i 20 milioni di euro. Abbiamo diviso il lavoro in 18/20 lotti per ottimizzare i tempi e procedere il più velocemente possibile, al momento abbiamo in corso più di 300 ristrutturazioni a cui dobbiamo aggiungere i risanamenti di edifici interi legati alle riqualificazioni energetiche. A distanza di poco più di un anno dall’avvio del progetto il bilancio è positivo, siamo in linea con il cronoprogramma, abbiamo in corso numerosi appalti e messo un piedi all’interno dell’Istituto una struttura dedicata. È evidente che questa attività richiede oltre a un elevato know how tecnico anche l’assistenza specifica nei settori amministrativi e contabili».

Ma certo le difficoltà ci sono. «Innegabili, molte imprese sono in sofferenza perchè faticano a reperire i materiali in tempi certi. Risulta chiaro - precisa la presidente - che la manutenzione di ben 13.500 alloggi richieda un continuo monitoraggio dello stato degli immobili per poter intervenire in tempo evitando così un deterioramento continuo ed evitando l’ abbandono e ritardando la vetustà del nostro prezioso patrimonio». Resta da capire quale sia la grandezza tipo degli alloggi che oggi viene più richiesta.

Tosolini dice che è estremamente varia, a seconda delle domande, e non è possibile tratteggiare degli standard.

Oltre ad ”operazione 600” l’Istituto prosegue con il programma standard per la manutenzione straordinaria di tutto il suo patrimonio edilizio. «Si tratta di interventi che consistono nel rifacimento di finestre, di porte, delle coperture in lamiera e di interventi di risanamento energetico con la posa di “cappotti” e l’eliminazione di ponti termici. In media spendiamo per questi lavori circa 25 milioni di euro l’anno a cui aggiungerne circa altri 8 necessari alla manutenzione ordinaria che prevede interventi più leggeri come per esempio la ri-tinteggiatura dei singoli alloggi, la levigatura dei pavimenti, il cambio di diverse guarnizioni e avanti così».

L’Istituto è impegnato anche in interventi specifici e mirati per adeguare gli appartamenti circa 60/70 l’anno - ai fabbisogni di persone sempre più anziane e spesso diversamente abili. Per la maggior parte si interviene adeguando e risanando i locali del bagno.

Tosolini specifica che Ipes ha in corso anche una serie di manutenzioni straordinarie che prevedono il risanamento energetico e che vengono finanziate con i fondi del superbonus 110%.

«Cerchiamo di utilizzare al massimo tutte le possibilità di contributi che esistono, sia a livello nazionale – come il Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), il Pnc, il Pinqua (Programma nazionale della qualità dell'abitare) che europeo, come ad esempio il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Facciamo il possibile per accedere ad ogni forma di finanziamento e devo dire che i nostri uffici lavorano molto bene. Nonostante le numerose difficoltà dettate dal delicato momento economico, riusciamo a mantenere l’impegno preso mettendo a disposizione alloggi ristrutturati, investendo in nuove ristrutturazioni e in nuove costruzioni grazie alla presenza costate dell’assessorato competente».

La presidente conclude ricordando che il programma di edificazione per i prossimi anni prevede la realizzazione di 434 alloggi, una parte dei quali è già stata realizzata.













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