Abitazioni

L’Ipes cambia filosofia: non saranno più case “popolari” 

L’Istituto punta a realizzare alloggi inseriti nel territorio che non sembrino più un corpo estraneo. Obiettivo: smontare cliché e pregiudizi. Si parte in cinque Comuni



BOLZANO. L’Ipes fa case popolari. Ma prova a costruirle con una idea: non devono sembrare popolari. Il che significa costruirle con due criteri: che siano legate al territorio, dunque che non svettino come un corpo estraneo e, soprattutto, che escano dal cliché dell’alloggio sociale, quello destinato a chi non può permettersi altro. Ed è così che questa missione da sociale è diventata architettonica. A Bolzano le dimensioni dei condomini magari non aiutano a ridefinire questo scenario ma fuori sì, nel territorio occorre avere occhio molto allenato per distinguere, nei gruppi di case, quelle dichiaratamente non sul mercato. Un'idea, di questa molto identitaria scelta dell’istituto, ce la si può fare all'università, salendo al primo piano e guardando i progetti esposti nell'atrio.

«È la prima volta che ci esponiamo così a Bolzano» ha spiegato la presidente Francesca Tosolini. La quale ha molto insistito su questa filosofia d'impiego Ipes: «Una edilizia non identificabile come sociale». Spesso indistinguibile. Altro binario: la qualità. Othmar Neulichedl, architetto della direzione tecnica avrebbe voluto chiedere di provare a confrontare questo nostro patrimonio abitativo sociale con quello di altri luoghi ma si è limitato a ribadire come la scelta dei materiali e l’attenzione alla formula del concorso siano ormai al centro delle procedure. Anche in questo caso la mostra in corso alla Lub, dal titolo “A casa”, ha un senso proprio come esposizione di idee progettuali.

I cinque comuni

«Ad ogni concorso, che ha riguardato in questo caso cinque municipi, si sono presentati quasi sempre una trentina di architetti - ha aggiunto - un terzo altoatesini ma il resto nazionali o internazionali». E proprio il bando concorso pone le realizzazioni su un piano poche volte riconducibile allo schema dell’edilizia sociale tout court. Proponendo un innalzamento del livello complessivo a cui Ipes mostra di tenere molto.

Certo, non sempre e non tutto fila liscio. Ad esempio nella gestione dei grandi caseggiati popolari nei quartieri bolzanini, dove la questione della qualità e della rispondenza delle strutture all’usura e alle esigenze degli abitanti ha creato molte volte tensioni e proteste. E a mostrato limiti che hanno posto in luce un divario ancora visibile tra impegno nelle periferie urbane, almeno in passato, e impegno nelle periferie territoriali. In quest'ultimo caso, dove cioè le proporzioni dei progetti sono di per sè poco alienanti, ecco invece che la filosofia si dispiega con più facilità.

E, ormai, fa scuola. Perché lo schema del concorso di architettura è ormai inserito anche nelle più estese urbanizzazioni del capoluogo e sempre più lo sarà. «Si tratta di un modello consolidato -ha insistito Francesca Tosolini - corrispondente a progettazioni di architetture contemporanee, inserite nel paesaggio, con piante di appartamenti semplici e funzionali». Altro elemento che ha contribuito a non creare frizioni col contesto, è stato il coinvolgimento delle istituzioni negli step di avanzamento dei progetti. In questo caso con i sindaci di Silandro, Appiano, Terlano, Martello e Laces. E probabilmente proprio questa agilità di rapporti e di condivisioni in realtà meno complesse che non quelle del capoluogo, ha condotto alla definizione di alloggi oggettivamente indistinguibili da quelli del mercato privato.

Nel capoluogo

E a Bolzano? «Stiamo percorrendo sempre più questa strada» ha assicurato la presidente. Con questi criteri: rispettare il contesto territoriale o urbano che sia, efficienza energetica, comfort e qualità di vita e necessità di poca manutenzione. Con spese di gestione contenute. E ancora vani scale con illuminazione naturale, finestre in legno alluminio e materiali durabili. Queste sono le cornici. Ora scritte e n mostra. Da qui si dovrà ripartire anche a Bolzano. P.CA.

 













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