L’ultimo concerto per Sergio Maccagnan

Folla nella chiesa parrocchiale: Paolo, figlio del fondatore, vincendo la commozione ha diretto il coro Monti Pallidi


di Bruno Canali


LAIVES. Una folla commossa, ieri pomeriggio a Laives, ha riempito la chiesa parrocchiale per l'ultimo saluto a Sergio Maccagnan, un uomo - come hanno ricordato nei brevi interventi alcuni suoi amici - che "ha rappresentato tanto per Laives e non solo in campo musicale, come maestro e fondatore del coro Monti Pallidi e dei cori giovanili”. I "suoi" ragazzi ieri c'erano tutti, come era stato tempo addietro in occasione della festa a sorpresa che avevano organizzato per lui al Black Box dove lo avevano "attirato" con un pretesto per poi regalargli, come ai vecchi tempi, una serata indimenticabile: il maestro si era commosso.

Naturalmente c'erano anche i coristi del Monti Pallidi, il coro che lui aveva fondato e diretto fino al 2004 e vincendo la commozione, a dirigerli in chiesa nel vibrante "Signore delle cime" il figlio Paolo, che ne ha raccolto il testimone. Anche Camillo Casera, altro mitico personaggio del mondo associativo e culturale di Egna, ha voluto esserci, per ricordare commosso l'amico Sergio, col quale ha condiviso diverse iniziative in Bassa Atesina. C'erano anche gli esponenti del Comune di Laives, insieme ad ex sindaci e all'ex assessore provinciale Michele Di Puppo, che Maccagnan ha conosciuto bene quando ancora era assessore alla cultura di Laives.

Finita la cerimonia in chiesa, officiata da don Walter Visintainer - il feretro, accompagnato dai familiari e da una folla di amici, è stato portato nel vecchio cimitero accanto, per l'ultimo saluto.

Adesso rimane il vuoto che ha lasciato un personaggio di questo spessore, un vuoto che tutti ieri consideravano incolmabile, ma anche un insegnamento di vita e una eredità culturale da portare avanti con convinzione. Sergio Maccagnan era uno dei grandi personaggi che a Laives ha dato tanto e per questo aveva anche ricevuto solennemente dal Comune la spilla d'oro della città. Da questo scaturisce anche la convinzione della gente, che sia necessario prima o poi dedicare anche a lui una strada o una struttura nel territorio di Laives.













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