La protesta 

L’Unione: pass per i negativi

Bolzano. Il continuo apri e chiudi non porta a nulla e danneggia le aziende: l’Unione commercio protesta e rilancia, proponendo alla Provincia «una strategia coraggiosa sui test». Il presidente...



Bolzano. Il continuo apri e chiudi non porta a nulla e danneggia le aziende: l’Unione commercio protesta e rilancia, proponendo alla Provincia «una strategia coraggiosa sui test». Il presidente Philipp Moser denuncia: «Ogni giorno di chiusura comporta la perdita di posti di lavoro». Questa la proposta: «Potrebbero essere effettuati test sistematici per il commercio e la gastronomia, sia per i collaboratori, sia per clienti e ospiti. Perché non garantire l’accesso solo alle persone già vaccinate o risultate negative al test? Potrebbe essere introdotto una sorta di “test-lasciapassare per 24 ore” per accedere a particolari servizi o entrare nei locali. Naturalmente potrebbero essere introdotte regole più severe, come l’uso obbligatorio di mascherine Ffp2». Roberto Polli è uno dei baristi e ristoratori costretti di nuovo a chiudere. È il titolare del bar Torre e avverte che la categoria è allo stremo: «Vedremo quanti ristori arriveranno, ma di una cosa sono certo: la conta delle attività chiuse per Covid sarà drammatica. Non accetto che sui bus si accalchino i ragazzi senza mascherina, che per i saldi si riempiano negozi e centri commerciali, ma il conto venga fatto pagare solo a noi». La riapertura dei comprensori sciistici è prevista per il 15 febbraio. I tecnici per la manutenzione degli articoli sportivi dell’Apa lanciano un appello perché la data non venga rinviata. «A livello provinciale ci sono oltre 200 aziende del nostro comparto», ricorda Roberto Moling.













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