La capretta in fuga dal macello

È scappata in via Galvani, bloccata in via Grandi e ridata al mattatoio



BOLZANO. Lei ci ha provato a sfuggire ad un destino ormai scritto, ma non ce l’ ha fatta. È accaduto, ieri mattina, in zona produttiva a Bolzano sud. Protagonista di questa storia senza lieto fine una capretta bianca.

Era arrivata su un camion in via Galvani assieme ad altre capre. Succede ogni giorno: la procedura è la stessa, cambia solo il tipo di animale. Destinazione comune: il macello. Ma stavolta le cose sono andate diversamente: è come se la capretta avesse capito quello che le stava per succedere. Mentre le altre sono entrate in fila indiana, lei la “ribelle” - approfittando di un attimo di disattenzione degli addetti - è riuscita a sgattaiolare fuori e a scappare.

Disorientato in mezzo al traffico del lunedì mattina, l’animale, cresciuto nel verde di qualche pascolo dell’Alto Adige, ha cominciato a correre disperatamente. Ma qualcuno l’ha notato in via Buozzi e ha chiamato i vigili del fuoco.

La capretta non si è fermata, è salita su fino all’incrocio con via Volta: si è specchiata per un attimo impaurita dentro le vetrine dell’Autocity. Poi ha attraversato la strada ed è arrivata in via Grandi, dove è stato un passante a bloccarla. Corsa finita e con essa i sogni di libertà.

L’animale a quel punto è stato preso in consegna da un vigile del fuoco che, per evitare nuove fughe, le ha messo un guinzaglio. E l’ha riportata lì da dove era scappata, al macello di via Galvani. La seconda parte della storia si può facilmente immaginare.













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