La Cassazione: illegali i totem nei bar, sequestri legittimi
I giudici romani: gli apparecchi che riproducono il gioco del poker e permettono di vincere premi, anche se non in denaro, sono da considerare d’azzardo e dunque sono legittimi sequestri e sanzioni decisi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
BOLZANO. Gli apparecchi che riproducono il gioco del poker e permettono di vincere premi, anche se non in denaro, sono da considerare d’azzardo e dunque sono legittimi sequestri e sanzioni decisi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. È quanto ha stabilito la Sesta Sezione Civile della Corte di Cassazione, accogliendo i ricorsi dei Monopoli contro due sentenze emesse dalla Corte di Appello di Trento.
Gli apparecchi sequestrati – i cosiddetti totem – consentivano di accedere a una "poker room", distribuendo premi sotto forma di punti spendibili online, ma questa circostanza è sufficiente a ritenerli giochi d’azzardo: in assenza di autorizzazione di pubblica sicurezza sono dunque legittimi sequestri e multe.
“Il fine di lucro che caratterizza il gioco illecito non deve necessariamente consistere in somme di denaro”, si legge nella sentenza della Cassazione, ma è sufficiente che “si tratti di un guadagno economicamente apprezzabile”.
La giurisprudenza penale considera “vincita in denaro anche quella che comporta un risparmio sull’acquisto di un prodotto”, è “irrilevante” che le direttive europee prevedano i “giochi promozionali, e che altri ordinamenti consentano l’utilizzo di determinate apparecchiature”, visto che è necessario “che si tratti di giochi consentiti dall’ordinamento interno”.
Una sentenza in prospettiva pesante per l’Alto Adige, come chiarisce l'agenzia stampa Agipronews emanazione di Confindustria ramo giochi, dove con le norme provinciali sulle distanze per le slot dai luoghi sensibili adottate a Trento e Bolzano, l’offerta legale in queste settimane viene messa in difficoltà e sta prendendo sempre più piede l’offerta di totem.